È ancora forte la delusione in casa Italia. La mancata qualificazione ai mondiali che si disputeranno il prossimo inverno in Qatar potrebbe tracciare un solco per il futuro della Nazionale. Gli eroi dello scorso Europeo sono anche i reduci della nefasta serata del Barbera con la Macedonia del Nord. Il rinnovamento si annuncia prossimo, anche se sono ancora diversi gli uomini su cui verranno fatte diverse valutazioni. Intervenuto ai microfoni di RaiSport, in occasione della sfida Under 17 tra Italia-Polonia, Roberto Mancini ha toccato diversi aspetti.

In particolare, il CT ha così commentato la posizione di Immobile e Insigne, in vista del prossimo impegno degli azzurri con l’Argentina, previsto a Wembley il 1° giugno: “Ciro e Lorenzo ci saranno, soprattutto per la prima delle gare di giugno, poi valuteremo per le altre. Non ho ancora parlato con Immobile, non so cosa pensi in questo momento, ma è chiaro che il momento non è semplice. La delusione di Palermo è stata tanta. Bisogna anche saperla superare e andare avanti”.

Le parole di Mancini sull’Italia del futuro 

Sulla nuova Italia, che ripartirà dalle qualificazioni per i prossimi Europei e dagli impegni di Nations League, il Commissario Tecnico della Nazionale aggiunge: “Al momento non ci sono così tante scelte da poter cambiare tutto – dichiara Mancini –. Sicuramente, come abbiamo già fatto in Turchia, qualche giocatore più giovane lo abbiamo a disposizione e giocherà. Penso che per la sfida contro l’Argentina, se ci saranno tutti, giocheranno quelli dell’Europeo perché comunque è una partita guadagnata con la vittoria dell’Europeo”.

“Bisogna avere fiducia nei giovani” 

Tante le idee e le proposte che si sono susseguite per il rilancio del movimento calcistico italiano, Mancini si sofferma sull’importanza della valorizzazione dei giovani talenti: “I ragazzi vanno sempre seguiti. Abbiamo giovani forti, con grande prospettiva: credo sia giusto continuare a visionarli e poi un giorno, dargli l’opportunità di giocare a livello un po’ più alto. Bisogna ripartire dalla base, avere fiducia nei giovani. All’inizio è normale che abbiano qualche difficoltà, soprattutto per la mancata esperienza. Il segreto è continuare a dar loro delle opportunità perché poi possono arrivare delle grandi soddisfazioni”.