Si chiude positivamente l’incontro tra Italia e Angola, che apre la missione africana del Governo. Lo annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presente in Angola insieme al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e l’AD di Eni Claudio Descalzi. Le due parti hanno infatti firmato una dichiarazione d’intenti sul tema del gas naturale con l’obiettivo di garantire una quantità di export verso il nostro Paese e contemporaneamente avviare progetti in Angola in una prospettiva di decarbonizzazione.
La delegazione italiana è già in viaggio verso Brazzaville, capitale del Congo, per raggiungere una nuova intesa e rafforzare i rapporti bilaterali. Mario Draghi, rimasto in Italia a causa della positività al Covid-19, ha comunque contattato telefonicamente il leader angolano Lourenço.
???? Min. @luigidimaio, con Min. transizione ecologica Cingolani e AD di @ENI Descalzi, incontrano Pres. della Repubblica di Angola Lourenço. Rafforzamento partnership energetica, a conferma dell’impegno del governo ?? a differenziare fonti di approvvigionamento. pic.twitter.com/8ZhKgHrAym
— Farnesina ?? (@ItalyMFA) April 20, 2022
Dopo Algeria e Mozambico in arrivo nuovo gas dall’Angola
L’accordo siglato con il paese africano segue le partnership recentemente stipulate dall’Italia con Algeria e Mozambico. L’obiettivo concreto sulle forniture di gas mira a sostituire il 50% dell’approvvigionamento di Mosca entro il 2023. Al contempo, la delegazione italiana cerca di correre ai ripari per l’inverno, nel tentativo di stoccare un quantitativo di gas sufficiente ad affrontare la stagione.
Ad aprire il pool di commenti sul bilaterale Italia-Angola è il ministro Di Maio:
“A un mese esatto dalla mia prima visita in Angola, si conferma l’impegno dell’Italia a differenziare le fonti di approvvigionamento energetico. Un’azione costante a difesa delle famiglie e delle imprese italiane“.
Gli fa eco successivamente il ministro Cingolani:
“Si tratta di un importante accordo che da’ impulso alla partnership fra Italia e Angola nei settori delle rinnovabili, dei biocarburanti, del GNL e della formazione in ambito tecnologico ed ambientale. Non solo un passo avanti nella diversificazione delle sorgenti di gas, ma anche un’importante contributo al sostegno della transizione ecologica globale“.