“Non ha uguali al mondo. Farà riflettere chi ci minaccia” non lasciano spazio a interpretazioni le parole di Putin sul test del nuovo missile intercontinentale lanciato dalla Russia.

Parole che fanno riflettere, nonostante il Pentagono abbia detto che è un “Test di routine, non è una minaccia” è difficile rimanere indifferenti all’ennesima minaccia velata del leader russo.

Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato: “Il lancio è stato il primo di una serie programmata, una volta che il programma sarà completato, il sistema missilistico Sarmat entrerà in servizio nelle Forze Missilistiche Strategiche”. 

Rincara la dose Putin: il nuovo missile non ha simili al mondo e non li avrà per molto tempo”. Lo Zar si complimenta anche con il Ministero per il successo di questo primo lancio. “Quest’arma davvero unica rafforzerà il potenziale di combattimento delle nostre forze armate, garantirà in modo affidabile la sicurezza della Russia dalle minacce esterne e farà riflettere coloro che, nella foga di una retorica frenetica e aggressiva, cercano di minacciare il nostro Paese”.

Le parole di Putin e quelle della Nato

Putin ha tenuto a ribadire che questa tipologia di missile, i Sarmat, sono composti con materiale esclusivamente russo: “Naturalmente ciò semplificherà la produzione in serie del complesso da parte delle imprese dell’industria della difesa e ne accelererà il trasferimento al arsenale delle forze missilistiche strategiche”.

Ma le parole che fanno più timore all’Occidente sono quelle con cui Putin ha chiuso il discorso: “Il nuovo missile ha le qualità tattiche e tecniche più elevate ed è in grado di eludere qualsiasi sistema di difesa antimissile”.

Di tutt’altro avviso il Pentagono che “non considera il test una minaccia per gli Usa o i suoi alleati” e che ha detto che Mosca ha “avvertito nei modi opportuni” del test, che “non è stato una sorpresa”.

Continua anche la guerra psicologica tra le fazioni, sperando che queste minacce rimangano tali.