Non solo Putin. Anche Xi Jinping, il leader cinese, è molto preoccupato per la “voglia di Nato” che sta prendendo i Paesi storicamente neutrali in Europa come Finlandia e Svezia e da ultimo pure la Svizzera.
La Cina ha sempre cercato di tirare l’Europa centrale e Orientale verso il suo mercato con l’obiettivo di dividere l’Ue, di cui Pechino è diventata il principale partner commerciale nel 2020 e 2021 (con 695 miliardi di scambi), scavalcando gli Usa, nonostante la pandemia e un rapporto con l’Europa ormai deteriorato.
Ora, con la guerra in Ucraina molti Paesi dell’Est Europa stanno andando verso gli Usa e la Nato. Un fatto che sta allarmando XI Jinping che ora ha spedito uno dei suoi diplomatici più esperti, Huo Yuzhen, rappresentante speciale del Dragone per Est e Centro Europa, a fare un viaggio in Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Slovenia, Estonia, Lettonia e Polonia per “sentire l’aria che tira e sostenere le relazioni Ue-Cina al di fuori di Bruxelles”.

Oltre alla guerra delle “diplomazie” e quella combattuta sul campo con le armi, c’è un’altra guerra non meno più importante ma meno conosciuta: quella cibernetica. A quanto siamo in grado di rivelare, infatti, una nuova “arma” informatica sarebbe stata sviluppata congiuntamente dalla Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti e dal gigante della difesa Northrop Grumman.

Secondo un rapporto finora tenuto riservato, la piattaforma, denominata “Beehive”, è una potente arma informatica della CIA caratterizzata da design e operazioni avanzate. La piattaforma può supportare la scansione remota, lo sfruttamento della vulnerabilità ed ha capacità di comando e controllo unificate  mostrando il comportamento dell’intelligenza artificiale. Insomma, anche in questo campo gli Stati Uniti d’America dimostrano di voler essere all’avanguardia.