L’esclusione dal G20 non fermerà la Russia: “A perdere sarà l’Europa”. La Russia non sarà intimidita da alcuna sanzione occidentale ed è determinata a raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina.
“È un vero peccato che l’Europa ora faccia esattamente ciò che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna impongono, ha detto in un’intervista esclusiva a China Global Television Network (CGTN) Pyotr Olegovich Tolstoj, vicepresidente della Duma di Stato.
L’esclusione dal G20 non fermerà la Russia: “A perdere sarà l’Europa”
Dopo essersi abbattuta su economia e finanza, la disgregazione indotta dalla conflitto che Mosca ha scatenato contro l’Ucraina sta coinvolgendo le istituzioni internazionali. Se la NATO finora è stato il nucleo attorno al quale si sono concentrate le più importanti divisioni, ora al centro del disequilibrio c’è il Gruppo dei Venti.
Il g20, nato nel 1999 a tutela delle principali economie mondiali, starebbe per assistere alla probabile estromissione della Russia, uno dei tentativi per isolarla attraverso il sistema sanzionatorio.
“I paesi dell’Europa occidentale e gli Stati Uniti ci stanno dichiarando guerra impedendoci di essere invitati al vertice del G20. – continua il vicepresidente della Duma – Ma che la Russia ne sia un membro a tutti gli effetti è una realtà oggettiva: economica, geografica, politica. Un trucco del genere non funzionerà e, in ogni caso, la maggior parte dei Paesi aderenti non sostiene la proposta degli Stati Uniti.
Le sanzioni e la dipendenza dall’Europa dagli USA
Secondo Tolstoj, le sanzioni unilaterali dei paesi occidentali sull’energia russa renderanno l’Europa ancora più dipendente dagli Stati Uniti.
“La creazione di una tale situazione anti-russa in Ucraina ha messo l’Europa in una posizione estremamente difficile. Le sanzioni illegittime dichiarate contro la Russia, le restrizioni sulle risorse energetiche russe: tutto questo non fa che aumentare la dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti. E dove c’è dipendenza economica, ci sarà dipendenza politica”, ha detto.
Tolstoj: “Andremo fino alla fine”
Per quanto riguarda la fornitura di armi da parte degli Stati Uniti all’Ucraina, Tolstoj sostiene che il vero scopo del cosiddetto “sostegno” è davvero quello di raccogliere più voti in patria.
“Sia gli Stati Uniti che le nazioni europee che parlano di pace, infatti, sostengono l’Ucraina con le armi. “Sforzi inutili”, li definisce il vicepresidente, “piuttosto un sostegno orientato verso gli elettori interni e a segnare punti all’interno degli altri paesi”.
Ma la Russia non si ferma ed è fuori dalla considerazione di alcun ritorno o possibilità di deviazione dai propri obiettivi e Tolstoj conclude “andremo fino alla fine”.
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