La situazione a Mariupol si fa sempre più complicata per i soldati ucraini che stanno difendendo la città dall’invasione russa. L’acciaieria Azovstal è diventato uno dei punti di riferimento dove le ultime forze ucraine resistono per tenere in piedi la città. La Russia sembra però aver inviato un ultimatum, mentre il comandante ucraino Serguiy Volyna ha lanciato un appello ai paesi occidentali.
L’appello da Mariupol del comandante Serguiy Volyna
“Quelle che stiamo vivendo potrebbero essere le nostre ultime ore, i nostri ultimi giorni”, è così che inizia il fortissimo video messaggio lanciato su Facebook da Serguy Volyna, comandante dei militari ucraini che difendono la città di Mariupol. L’acciaieria Azovsal era diventata nel corso di questi mesi l’ultimo baluardo della città, snodo fondamentale e obiettivo primario dell’avanzata dell’esercito di Putin.
I russi hanno lanciato un ultimatum, che scade oggi alle ore 13 italiane. La Russia ha invitato i difensori ucraini a Mariupol ad arrendersi e a porre fine a questa “insensata resistenza”, promettendo di risparmiare la loro vita.
Il comandante Volyna ha invece lanciato un appello su Facebook chiedendo aiuto a tutti i leader mondiali, perché possa avvenire un’estrazione dei militari sul territorio che non hanno la minima intenzione di arrendersi ai russi.
Le parole di Serguy Volyna
“Quelle che stiamo vivendo potrebbero essere le nostre ultime ore, i nostri ultimi giorni. Il nemico è dieci volte più numeroso di noi. Facciamo appello a tutti i leader mondiali e li preghiamo di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di un Paese terzo. L’esercito russo ha il vantaggio nell’aria, nell’artiglieria, nelle forze di terra, nell’equipaggiamento e nei carri armati. Difendiamo solo un punto, la fabbrica Azovstal, dove oltre ai soldati ci sono anche i civili he sono diventati vittime di questa guerra”.