Pallacanestro Eurolega salta il fattore campo

Al Forum passa l’Efes Istanbul Campione d’Europa in carica

Pallacanestro Eurolega salta il fattore campo

L’Efes Anadolu Istanbul difende, duro, Milano riesce in parte. Perché se è vero che ai Campioni d’Europa in carica sono stati concessi solo 64 punti, punteggio da Promozione, se vogliamo, la realtà dei fatti è che alla squadra di Messina, in attacco, la luce non si è mai accesa.

I 48 punti segnati sono una evidente testimonianza di mancanza di condizione, se non soltanto fisica anche di cambio di passo mentale. Perché adesso la stagione regolare è finita e contano solo i confronti diretti.

Salta, il fattore-campo, e chissenefrega, se l’Olimpia ha soffiato il terzo posto al termine della prima parte di questo eurocampionato, che tante energie porta via, anche alle vicende nazionali.

Non contano più, le 19 vittorie e i 9 insuccessi, dell’Olimpia di Messina. Non conta il modesto score di 16-12 per l’Efes. Milano aveva vinto due volte, contro l’Efes, dopo le amichevoli estive giocate in casa.

Gli arbitri non intervengono spesso di fronte a un gioco fisico in cui si riconosce meglio la squadra di Ataman. In attacco Moerman va per la tripla e il primo parziale (4’) dice 2-7.

Melli e Shields si danno da fare con Hall positivo al tiro. Il 16-11 dei primi 10’ farebbe ben sperare per l’8-0 piazzato dai giocatori del club italiano. Due volte le squadre restano a contatto. Quando l’Efes segna lo fa con una certa costanza. Al 13’ 16-19 poi pari a 22. L’Efes mette il muso davanti sul 26-29 per un 2+1 di Dunston e un tiro libero di Beaubois, che porta le contendenti negli spogliatoi.

Il solito vizio dell’approccio sbagliato al terzo quarto

Il rientro in campo è da incubo, per Milano. 7-0 di parziale dell’Efes con l’Olimpia che si perde quando deve impostare. Al 4’ del terzo periodo 26-36 poi 28-40 con Larkin e Micic inarrestabili.

Hall e Daniels provano a tenere Milano in partita ma al 34’ le percentuali risultano inclementi. Il lavoro in difesa non viene seguito dai giochi d’attacco, inesistenti. Dal 42-56 si passa al 47-57 del 36’. A 3’ dalla fine Milano ha già alzato bandiera bianca: 48-60 e per tre primi la squadra di casa non riesce più ad andare a canestro.

L’Efes vince 64-48 e si aggiudica la prima sfida.

Ci vorrà ben altra storia, in gara-2, sempre da giocare in casa. Il problema è che, dopo Datome, si è fatto male anche Melli, che almeno alla voce rimbalzi e per grinta, servirebbe come l’aria, a questa spaurita compagine.

Per vincere e giocarsi gara-3 in terra turca con tutti i crismi, occorre una squadra non di bravi ragazzi e tecnici. Ma di “figli di buona donna”.

Nell’altro incontro di Coppa dei Campioni il Barcellona ha faticato, in apertura, ma già all’intervallo lungo ha rimesso le cose a posto. Superando il Bayern Monaco. Si replica, come per Milano davanti al suo pubblico, per la seconda gara, al Palau Blaugrana. Non basta, la sola mano di Trinchieri, ad arginare le tante frecce nella faretra del club catalano. Che resta il favorito al successo finale. Il secondo posto della passata stagione è rimasto indigesto, al Barça.

Il tabellino del Forum di Assago

OLIMPIA Armani Exchange Milano-Anadolu Efes Istanbul 48-64

 Ax Armani Exchange Milano: Rodriguez 2, Hall 8, Daniels 8, Melli 10, Bentil 9, Hines 2, Grant, Tarczewski, Delaney 1, Shields 8, Ricci, Alviti. All. Messina.

Anadolu Efes Istanbul: Larkin 16, Bryant 3, Moerman 3, Dunston 9, Micic 16, Beaubois 1, Singleton 7, Pleiss 5, Anderson 4, Simon. N.e.: Tuncer, Petrusev. All. Ataman.

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Photo Credits: pagina Facebook Olimpia Milano