Sciopero 22 aprile, venerdì nero per i trasporti. Braccia incrociate per tutti i servizi di trasporto, sia per quanto riguarda il settore pubblico che quello privato, in varie città d’Italia tra cui Roma, Bologna e Milano. A proclamare lo sciopero è l’Associazione lavoratori (Al) Cobas, alla quale si affianca l’Unione sindacale di base (Usb) lavoro privato. Le motivazioni dello sciopero di venerdì indetto da Al Cobas: il no deciso all’invio di armi in Ucraina da parte del governo Draghi, al green pass obbligatorio, agli aumenti della benzina e delle materie prime, alla presenza di testate atomiche della Nato nel nostro Paese. Usb lavoro privato scende in piazza per chiedere l’aumento “di salari e pensioni”, per tutelare i lavoratori dall’inflazione, per introdurre il “reato di omicidio sul lavoro”.

Sciopero 22 aprile, chi protesta e perché

Al Cobas e Usb, le sigle promotrici dello sciopero, non sono le più grandi ma rischiano comunque di creare disagi alla mobilità cittadina.

Per quanto riguarda la protesta di Al Cobas sono coinvolti tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata dì venerdì 22 aprile:

    • settore aereo da mezzanotte a mezzanotte
    • settore ferroviario, quindi Trenord e Trenitalia dalle 21 di giovedì 21 alle 21 di venerdì 22
    • settori marittimo e autostradale dalle 22 di giovedì 21 alle 22 di venerdì 22 aprile

Sciopero 22 aprile 2022, i motivi di Usb Lavoro Privato

Sul sito della dell’Unione sindacale di base si legge:

USB Lavoro Privato, nel riprendere l’appello “È l’ora della variante operaia: senza lavoratori non c’è vera ripresa” lanciato a febbraio da delegate e delegati operai della catena del valore, dichiara lo sciopero nazionale per il prossimo 22 aprile di tutte le categorie di lavoratrici e lavoratori coinvolti nella raccolta, produzione, commercializzazione, trasporto, distribuzione e logistica delle merci sull’intero territorio nazionale.


Lo sciopero nazionale di tali settori è indetto sulle seguenti motivazioni:

  • Per l’aumento di salari e pensioni a tutela di lavoratori e pensionati dalla speculazione e dall’inflazione divenute ancora più aggressive con l’avvio del conflitto in Ucraina.
  • Per l’introduzione del salario minimo di 10 euro, contro il lavoro povero e contro gli appalti che permettono ai padroni di imporre condizioni di moderno schiavismo.
  • Per il ritorno a una politica economica fatta di investimenti pubblici e nazionalizzazione dei servizi strategici a difesa dell’occupazione e del tessuto industriale, contro gli “aiuti di stato” a vantaggio di imprese e speculatori, come nel caso di Acciaierie Italia, ITA e in base a quanto previsto nel PNRR.
  • Per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, più controlli, forti penalizzazioni per i padroni che non osservano le norme e più tutele per gli RSU/RLS che denunciano illeciti e situazioni di pericolo e nocività.

Sciopero 28 aprile 2022

Sciopero giovedì 28 aprile del trasporto pubblico locale a livello nazional, ma articolato su orari differenti a seconda dei diversi territori.

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