Netflix ha pubblicato i risultati finanziari relativi al primo trimestre 2022 e i dati sono tutt’altro che rosei. Per la prima volta negli ultimi dieci anni la piattaforma di streaming registra un calo degli abbonati: 200.000 in meno a livello mondiale rispetto al trimestre precedente. E il titolo crolla a Wall Street perdendo circa 40 miliardi di dollari.
Ma il peggio potrebbe non essere passato visto che, secondo le stime, il calo potrebbe essere duraturo e innescare di conseguenza un trend in discesa. C’è chi parla addirittura di una flessione pari a 2 milioni di abbonamenti. Intanto, nel comunicato si legge il commento degli azionisti sullo stato attuale del servizio:
“La nostra crescita dei ricavi è considerevolmente rallentata. Il Covid ha “drogato” lo scenario aumentando in modo significativo la nostra crescita nel 2020, portandoci a ritenere che la maggior parte del rallentamento nel 2021 fosse dovuto allo smisurato balzo in avanti dell’anno precedente”.
? #Netflix ha perso 200.000 abbonati nel primo trimestre. E’ la prima volta in dieci anni che il colosso dello streaming accusa una perdita di abbonamenti. Il dato sorprende gli analisti e delude le attese
— RTL 102.5 (@rtl1025) April 19, 2022
Netflix corre ai ripari e prepara un piano economico con pubblicità
Nonostante il calo contenuto, Netflix rimane la prima piattaforma di intrattenimento streaming per numero di abbonati: 221,6 milioni. La stessa compagnia ha cercato di individuare le ragioni dietro il primo segnale negativo da lungo tempo a questa parte. Da un lato l’aumento del costo degli abbonamenti in alcuni mercati, dall’altro l’interruzione del servizio in Russia a causa dello scoppio della guerra.
Ma c’è anche un altro aspetto su cui Netflix sta pensando di intervenire: la condivisione degli account. Non si conoscono le cifre ufficiali ma c’è chi ipotizza che il numero corrisponda a circa la metà degli attuali abbonamenti sottoscritti. La formula prevedrà un piccolo extra per chi vorrà aggiungere degli account condivisi a quello sottoscrivente, tuttavia i tempi non sono ancora maturi per vederlo ufficialmente all’opera.
L’altro grande passo in avanti sarebbe rappresentato dall’introduzione di un piano base più economico con l’integrazione della pubblicità. Un meccanismo già introdotto da alcuni competitor e che potrebbe andare incontro a una larga fetta di utenza.