Se n’è andata nella notte Ludovica Bargellini, a soli 35 anni, natia di Pistoia e con una fiorente carriera cinematografica davanti a sé.
Una di quelle tragedie che ti fanno dubitare dell’esistenza di qualcuno “lassù” pio e giusto. La donna era alla guida della sua Lancia Y quando è andata a sbattere contro un muro all’incrocio tra via Colombo e via Grotta Perfetta, Roma. Nota sugli schermi per diverse pubblicità e, soprattutto, per aver recitato in The Young Pope al fianco di Jude Law e sotto la direzione di Paolo Sorrentino.

Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, ma tra le ipotesi più probabili c’è quella dell’improvviso colpo di sonno, anche se le autorità competenti hanno messo al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.  La donna è morta pochi minuti dopo l’arrivo in condizioni molto critiche all’ospedale Sant’Eugenio

Numerosissimi i messaggi di addio sui social, ai quali si accoda l’attrice e doppiatrice Elena Rossetto: “Una notizia orribile e spiazzante, quella della tua scomparsa. Ti avevo conosciuta sul set di un film al quale avevamo lavorato entrambe, avevamo riso, parlato, c’eravamo sorrise. Ti seguivo e tante cose di te, a livello istintivo e in un modo quasi familiare, mi piacevano. Le trovavo profonde, affascinanti, stimolanti […] Ti mando tutta la mia luce, l’amore, il pensiero, la dolcezza così come li sto già inviando ai tuoi genitori e a tutta la tua famiglia, ai tuoi amici, alle persone che amavi e che ti amavano”

Ludovica Bargellini aveva recitato in The Young Pope

Ludovica Bargellini si era diplomata al Centro sperimentale come costumista, solo dopo un po’ di tempo ha deciso di dedicare la propria vita alla recitazione e diventare attrice. Gli inizi muovendo i primi passi sul palco del Teatro Azione di Roma.  In seguito ha conseguito una specializzazione alla scuola di recitazione, dove ha approfondito anche la recitazione cinematografica. Dal 2009 ha partecipato ad alcuni lungometraggi tra cui “Non c’è tempo per gli eroi“,  “Dylan Dog vittima degli eventi” di Claudio di Biagio e “Palato assoluto” di Francesco Falaschi.