Continuano ad arrivare accuse dal Cremlino riguardo l’operato dei paesi occidentali nei confronti dell’Ucraina. Secondo la Russia infatti, l’Occidente vorrebbe prolungare le ostilità continuando ad inviare armi in Ucraina.
Le accuse all’Occidente dalla Russia
Arrivano le accuse da parte del Ministro della Difesa Sergey Shoigu, secondo cui i paesi occidentali, su tutti gli Stati Uniti, non vorrebbero altro che allungare gli scontri in Ucraina continuando ad inviare armi. Secondo quanto riporta il Guardian infatti, Shoigu avrebbe confermato che l’aumento di forniture per quanto riguarda il materiale bellico porterebbe ad un prolungamento del conflitto:
“L’aumento della fornitura di armamenti bellici all’Ucraina è una dimostrazione chiara delle intenzioni dei paesi occidentali. Vogliono spingere il regime di Kiev a combattere fino alla morte”
Il discorso di Sergey Shoigu è andato in onda su Rossiya 24, un canale statale russo, che ha spiegato come il Ministro della Difesa stesse parlando al comitato consultivo con presenti i massimi funzionari militari del Paese, a Mosca.
Joe Biden a colloquio con con gli alleati
Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha comunicato che terrà una videochiamata con i suoi alleati, per parlare della crisi ucraina. Presenti alla videochiamata ci saranno Justin Trudeau, Presidente del Canada, oltre alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, il presidente del consiglio europeo Charles Michel, il presidente francese Macron, Olaf Scholz, Fumio Kishida, Jens Stoltenberg, Andrzej Duda, Klaus Iohannis, il ministro del Regno Unito Boris Johnson e il Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Tra i tanti presenti alla videochiamata organizzata dal presidente Biden, Emmanuel Macron è colui che più di tutti si è esposto contro l’operato di Vladimir Putin. Il Presidente della Repubblica francese aveva visitato Mosca prima dell’invasione dell’Ucraina, per poi far visita anche al Presidente Zelensky. In questi giorni ha spiegato inoltre che vorrebbe tornare a Kiev, ma solo nel caso in cui questa visita potesse portare reali benefici al paese invaso.