Morti sul lavoro: il bilancio è tragico. Serve una proposta di legge
Oggi che viviamo con un conflitto alle porte d’Europa, sostenere che le morti sul lavoro nel nostro Paese hanno i numeri di un bollettino di guerra può sembrare inopportuno e irrispettoso. Non è propriamente così. Prendiamo ad esempio la giornata di venerdì scorso: 4 persone in un solo giorno sono morte nell’esercizio della loro professione. Un operaio 23enne a Sassari, uno di 39 a Trento, un 60enne a Cesena e un uomo di 54 anni a Brescia. Un dramma. Se contassimo dall’inizio del 2022, appena 3 mesi e mezzo, il bilancio salirebbe a 182 decessi, stando ai dati nazionali forniti dall’Osservatorio morti sul lavoro di Bologna.
Le cause degli incidenti
Salvatore Piras ha perso la vita a Sorso, a seguito della caduta di materiale edile precipitato da un ponteggio. Per il 23enne, soccorso dai colleghi che hanno chiesto immediatamente l’intervento del 118 e dei Vigili del fuoco, i tentativi di salvargli la vita sono risultati inutili. Ad uccidere Sandro Cerri è stata la caduta di un solaio, avvenuta in un cantiere allestito per la ristrutturazione di un edificio. L’uomo, trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento con un’ambulanza del 118, ha cessato di vivere poco dopo il ricovero. Per i morti di Cesena e Brescia dinamiche simili ed epiloghi altrettanto drammatici, nemmeno il tempo di tentare un salvataggio di emergenza, tutte morti violente, sul colpo.
Morti sul lavoro: domani una proposta di legge
“Solo pochi giorni fa, il 16 aprile, in 24 ore, quattro operai hanno perso la vita in quattro diverse città italiane, avevano 23, 39, 54 e 60 anni. Da inizio anno sono 183 le persone che hanno perso la vita in seguito ad incidenti sul lavoro. Oltre mille vittime ogni anno negli anni passati. Una strage silenziosa che si consuma lentamente e costantemente nell’indifferenza delle istituzioni, che si limitano a proferire parole di grande indignazione e denuncia quando i riflettori sono accesi sull’ennesima tragedia, promesse che puntualmente cadono nell’obblio”.
Lo dichiarano in una nota le deputate della Componente ManifestA alla vigilia della conferenza stampa che si terrà domani alla Camera dei Deputati, alle ore 12.00, per presentare la loro proposta di legge che interviene in materia.
“Con Unione Sindacale di Base e Rete Iside Onlus – che si occupa proprio dei temi della sicurezza nei posti di lavoro – stiamo portando avanti questa importante iniziativa per fare un passo concreto per l’introduzione nel Codice penale del reato di omicidio e lesioni sul lavoro. Il progetto di legge prevede anche accorgimenti più stringenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Troppo spesso i datori di lavoro tagliano sulla sicurezza per ridurre costi e tempi, aumentando i profitti sulla pelle dei lavoratori. Per questo siamo convinti che una legge che introduca il reato di omicidio sul lavoro possa fungere da deterrente per quanti aggirano le norme di sicurezza”, concludono.