Nelle ultime ore Patrick Zaki ha scatenato l’ira dei tifosi della Juventus. Nella giornata di sabato, infatti, lo studente egiziano ha pubblicato un tweet di polemica contro i bianconeri dopo la doppia espulsione comminata al Bologna nell’ormai noto episodio del calcio di rigore non assegnato a Vlahovic, negli ultimi minuti del secondo tempo.
Zaki, in quell’occasione, ha scritto:
“Due cartellini rossi, stanno ancora pagando. Forza Bologna.”
Due cartellini rossi, stanno ancora pagando.
— Patrickzaki (@patrickzaki1) April 16, 2022
Forza Bologna 💪💪
Insulti a Zaki, la denuncia di Amnesty International
I tifosi bianconeri non l’hanno presa benissimo, cominciando a insultare e minacciare il tifoso del Bologna, tirando in mezzo anche la delicata situazione giudiziaria in Egitto dello stesso Zaki. L’intera vicenda è quindi stata denunciata da Amnesty International. A commentare il tutto ci ha pensato anche Riccardo Noury, portavoce dello studente dell’Università di Bologna:
“‘Stai parlando troppo’ è uno dei commenti, tra insulti e altre minacce, pubblicati nelle ultime ore nei confronti di una persona che, per 22 mesi, ha perso la parola in una prigione egiziana e sta ancora sotto processo: Patrick Zaki. Tutto per un tweet da tifoso. State messi male”.
Insulti a Zaki, la sua reazione
“Se non posso dire la mia opinione sul calcio senza essere attaccato, non sono sicuro di come dovrei recuperare la mia voce in questioni più importanti”.
Poi, Patrick Zaki ha chiosato in questa maniera l’intera questione:
“Mi sono trovato di fronte a decine di insulti e aggressioni fino all’odio. Non mi dispiace avere regolarmente discussioni accese con i tifosi di diverse squadre, amo il calcio e apprezzo questo tipo di divertimento. Tuttavia, quando ho scoperto che la gente sperava che io tornassi in prigione e fossi messo a tacere, mi ha davvero colpito come il discorso d’odio possa essere innescato così facilmente. Sinceramente non capisco come questa escalation sia stata così rapida e perché dopo due anni di silenzio, vengo attaccato dalle stesse persone che una volta mi sostenevano, solo perché ho detto la mia opinione sulla partita”