Dopo la “sosta” di Pasqua, il Presidente del Consiglio Mario Draghi si prepara ad una settimana calda fitta di impegni su tantissimi temi. In programma, difatti, ci sono i viaggi in Africa per trovare soluzioni alternative alla Russia dal punto di vista energetico; inoltre, tengono ancora banco la riforma del Csm, il decreto Energia ed il Def.
In particolare, il Premier volerà in Congo e Angola rispettivamente mercoledì 20 e giovedì 21: il primo giorno incontrerà incontrerà il presidente Joao Manuel Goncalves Lourenco a Luanda; successivamente si recherà a Brazzaville per discutere col presidente Denis Sassou N’Guesso. Dal punto di vista energetico sono ancora distanti le posizioni politiche interne, con il Pd che vorrebbe l’embargo ed un progetto che strizzi l’occhio alle rinnovabili.
Contrario invece Carlo Calenda che auspica ad un ritorno al carbone tramite la riapertura delle centrali; quel che è sicuro è che Draghi proverà in tutti i modi a stringere nuovi accordi internazionali.
Anticipazioni sulla #ProssimaSettimanainSenato https://t.co/ZdKs1W8a2c In agenda, tra l'altro, il #DEF2022, il #DecretoBollette e il #DecretoEnergia. #OpenSenato pic.twitter.com/TUqtbQAMRe
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) April 17, 2022
Le mosse di Draghi su Def, Csm e Decreto Energia
Prima della trasferta africana, Mario Draghi dovrà affrontare il tema della riforma del Csm, a partire da domani. Proprio martedì arriverà in aula il testo del Consiglio superiore della magistratura che ha come oggetto diversi provvedimenti e nuove norme sul funzionamento del Csm, tra cui eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati.
Ci si aspetta dibattito anche perché da Italia Viva fanno già sapere che non voteranno le modifiche apportate perché non funzionali per un cambiamento effettivo delle cose. Al netto dell’opposizione di Renzi, la maggioranza dovrebbe comunque aver garantiti i propri numeri.
Nella mattinata di mercoledì sarà il turno del Def, il Documento di economia e finanza, che verrà votato alla camera entro le 14.30 per poi passare al Senato.
A chiudere gli impegni del Premier ci sarà il Decreto Energia che giungerà nell’Aula del Senato il prossimo giovedì con la “necessità” di esser convertito in legge entro il prossimo 30 aprile.