Guerra nucleare, il manifesto di Einstein e Bertrand Russel rappresenta uno spunto di riflessione estremamente attuale. Nel 1955 lo scienziato Albert Einstein e il filosofo-matematico Bertrand Russell, promuovono una dichiarazione a favore del disarmo nucleare e della scelta pacifista per l’umanità, sottoscritta da scienziati e intellettuali.

Guerra nucleare, il manifesto di Einstein e Bertrand Russel

Leggerlo, significa avere la consapevolezza di come due grandi intellettuali, abbiano saputo descrivere in maniera visionaria, i pericoli insiti nell’uso delle armi nucleari, un pericolo che ancora oggi è presente nelle nostre vite. Albert Einstein e Russel, sentirono quindi il dovere di esporsi e di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica attraverso queste parole che riporteremo, in parte, qui di seguito. Un ragionamento profondo e importante che oggi ancora traccia un orizzonte di pace.

La prima parte della dichiarazione

” Nella tragica situazione che l’umanità si trova ad affrontare, riteniamo che gli scienziati debbano riunirsi per valutare i pericoli sorti come conseguenza dello sviluppo delle armi di distruzione di massa e per discutere una risoluzione nello spirito del documento che segue. Non parliamo, in questa occasione, come appartenenti a questa o a quella nazione, continente o credo, bensì come esseri umani, membri del genere umano, la cui stessa sopravvivenza è ora in pericolo. Il mondo è pieno di conflitti, e su tutti i conflitti domina la titanica lotta tra comunismo e anticomunismo. Chiunque sia dotato di una coscienza politica avrà maturato una posizione a riguardo. Tuttavia noi vi chiediamo, se vi riesce, di mettere da parte le vostre opinioni e di ragionare semplicemente in quanto membri di una specie biologica la cui evoluzione è stata sorprendente e la cui scomparsa nessuno di noi può desiderare. Tenteremo di non utilizzare parole che facciano appello soltanto a una categoria di persone e non ad altre. Gli uomini sono tutti in pericolo, e solo se tale pericolo viene compreso vi è speranza che, tutti insieme, lo si possa scongiurare.

Un mondo nuovo

Dobbiamo imparare a pensare in modo nuovo. Dobbiamo imparare a domandarci non già quali misure adottare affinché il gruppo che preferiamo possa conseguire una vittoria militare, poiché tali misure ormai non sono più contemplabili; la domanda che dobbiamo porci è: “Quali misure occorre adottare per impedire un conflitto armato il cui esito sarebbe catastrofico per tutti?”.  La gente comune, così come molti uomini al potere, ancora non ha ben compreso quali potrebbero essere le conseguenze di una guerra combattuta con armi nucleari. Si ragiona ancora in termini di città distrutte. Si sa, per esempio, che le nuove bombe sono più potenti delle precedenti e che se una bomba atomica è riuscita a distruggere Hiroshima, una bomba all’idrogeno potrebbe distruggere grandi città come Londra, New York e Mosca. È fuor di dubbio che in una guerra con bombe all’idrogeno verrebbero distrutte grandi città. Ma questa non sarebbe che una delle tante catastrofi che ci troveremmo a fronteggiare, e nemmeno la peggiore.