È originaria del Molise la donna di 46 anni trovata morta nella mattinata di ieri all’interno di un ristorante a Lussemburgo. Nel corso della giornata si erano poi svolte le prime indagini per cercare di ricostruire la dinamica del decesso avvenuto nel quartiere di Kirchberg.
Le prime impressioni degli inquirenti hanno subito individuato nell’omicidio una delle potenziali cause della morte della nostra connazionale. La vittima, Sonia Di Pinto, come anticipato era molisana e più precisamente originaria di Petacciato, un comune in provincia di Campobasso ma già da tempo era emigrata in Lussemburgo.
Per quanto riguarda il luogo del delitto, si tratta del sotterraneo di un ristorante in John Fitzgerald Kennedy Avenue dove la stessa Di Pinto lavorava. Il corpo è stato ritrovato dissanguato probabilmente per il colpo alla testa di un oggetto contundente.
Omicidio a Lussemburgo: le ipotesi sulla morte della donna italiana
Non è ancora del tutto chiaro il movente che ha portato alla morte a Lussemburgo di Sonia Di Pinto, la 46enne italiana di Petacciato. A commentare la tragica notizia è stato in primis il sindaco Roberto Di Pardo che ha dichiarato:
“Esprimo a nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza il cordoglio per la tragica e improvvisa scomparsa di Sonia. Il dolore, lo smarrimento sono i sentimenti prevalenti dell’intera comunità di Petacciato che si stringe intorno ai genitori e ai fratelli per questa tragedia che lascia tutti nello sconcerto. A loro vanno le nostre più sentite condoglianze”.
Al momento intanto continuano le indagini anche se l’ipotesi più probabile al momento è quella di un tentativo di rapina finito male. L’indizio principale a sostegno di tale tesi riguarda la cifra di 3mila euro circa venuta a mancare, probabilmente bottino proprio della rapina che ha condotto Sonia al triste epilogo.
Nulla di certo, con la magistratura che intanto ha disposto l’autopsia mentre le forze dell’ordine nelle ultime ore stanno esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza della zona.