L’ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo è tornato a Kiev dopo la riapertura dell’Ambasciata italiana nella capitale ucraina: da lunedì sarà pienamente operativa, ma il diplomatico italiano è già in città e ha partecipato alla cerimonia dove è stata issata il Tricolore.
Zazo: “Riapertura Ambasciata segno di speranza”
Era lo scorso 3 marzo quando, visto il conflitto, l’Ambasciata italiana a Kiev era stata chiusa: nella fuga dalla città, l’ambasciatore Pier Francesco Zazo era riuscito a mettere in salvo dalle bombe 20 minori. Dopo due mesi dalla chiusura, il diplomatico è pronto a tornare a lavoro:
“La riapertura della nostra Ambasciata a Kiev rappresenta per noi un momento emozionante e di speranza ad oltre cinquanta giorni di distanza dall’inizio del conflitto. Come evidenziato dal Ministro degli Esteri Di Maio, la riapertura della nostra sede è un gesto simbolico ma che queste Autorità apprezzano molto. Oggi ci sentiamo ancora più vicini al Governo e al popolo ucraino. Continueremo ad assistere al meglio i nostri connazionali”
Di Maio: “Ritorno ambasciatore Zazo è simbolo dell’Italia che crede nel dialogo”
Il ritorno a Kiev dell’Ambasciatore Zazo è, secondo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, la testimonianza che l’Italia lavora attivamente per arrivare alla pace:
“L’ambasciatore Zazo è già operativo e dalla prossima settimana sarà al lavoro con le istituzioni ucraine per la diplomazia e per arrivare almeno a un cessate il fuoco. Siamo stati gli ultimi a lasciare la città e i primi a tornare: è il simbolo dell’Italia che crede nel dialogo. Ringrazio Zazo e il suo staff per il lavoro svolto: c’erano 2000 italiani da evacuare, ne sono rimasti 139. La riapertura dell’Ambasciata significa essere vicini alle autorità ucraine ma anche perseguire la strada della giustizia per i tanti civili uccisi”
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