Dopo qualche anno di assenze, a fine aprile prossimo, la Roma tornerà a disputare una semifinale europea dal 2018. Ad attenderla ci sarà il Leicester, nelle semifinali di Conference League, gli inglesi passati alla storia per la vittoria della Premier League nella stagione 2015/2016 da neopromossa. Alla guida di quella squadra, c’era Claudio Ranieri. Romano e romanista, passato nella sua carriera anche sulla panchina della squadra della Capitale. Sir Claudio, come fu definito in Inghilterra, è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, per raccontare le emozioni nel vivere una partita del genere: “La Roma è la squadra per la quale tifo da quando sono bambino, il Leicester è legato ad un grande risultato professionale ed è sempre nei miei pensieri. Non c’è neanche bisogno di dire per chi tiferò”.
La prima pagina di oggi del #CorSport ⬇️
✔️ A sportellate
✔️ #Ranieri: “#Roma, tutto merito di Josè”
✔️ #Sinner, ora gli #Internazionali pic.twitter.com/75zeRQUrv2— Corriere dello Sport (@CorSport) April 16, 2022
Mourinho, Zaniolo e i tifosi della Roma
Senza girarci troppo attorno, l’ex allenatore della Samp tra le altre, racconta il suo amore per i colori giallorossi. Passaggio anche sul match e su che gara ci sarà da aspettarsi: “Sarà una partita da 50 e 50 – spiega ai microfoni del Corriere dello Sport – I tifosi della Roma sanno dare una grande spinta e il ritorno si gioca all’Olimpico“. Claudio Ranieri si sofferma anche su Mourinho, attuale allenatore della Roma: “José fa rendere al massimo i giocatori sui quali punta, riesce a portarli dalla sua parte come i tifosi. Riesce a compattare la squadra, i risultati sono dalla sua parte. Non dimentichiamo il lavoro con i giovani. E’ un fenomeno”.
Chiusura finale dedicata a Nicolò Zaniolo, autentico protagonista del ritorno dei quarti di finale: “Un giocatore decisivo, ha una qualità e una forza impressionanti. Lo abbiamo visto giovedì sera, Mourinho sa gestirlo. Deve sentire la fiducia di tutto l’ambiente. Pellegrini è il degno capitano, un uomo eccezionale, leale. Un giocatore con grandi qualità. Abraham? I numeri parlano chiaro e ha ancora ampi margini di miglioramento”.