Il presidente americano Biden non andrà in Ucraina, nonostante lui stesso avesse annunciato la partenza per Kiev nella giornata di ieri. La notizia del cambio di decisione è arrivata dalla portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.
Quest’ultima è intervenuta a “Pod Save America”, podcast americano a tema politico, dichiarando che il presidente Biden è pronto a tutto ma che non potrà andare a Kiev perché hanno bisogno di lui in questo momento così delicato.
Tuttavia, dagli Stati Uniti potrebbe partire per una missione in Ucraina uno tra il capo del Pentagono Lloyd Austin e il segretario di Stato, Antony Blinken. Proprio quest’ultimo, secondo la CNN, avrebbe dichiarato agli alleati Europei che la guerra si protrarrà, molto probabilmente, per tutto il 2022 e che da parte sua e del governo di Washington c’è tutto l’impegno per far sì che questo venga evitato.
Gli USA da parte loro continuano ad armare l’Ucraina: proprio nelle ultime ore, la Casa Bianca ha preso la decisione di inviare ulteriori armi a Kiev. L’operazione, stando alle voci che trapelano, avrebbe un valore di 800 milioni di dollari.
Gli avvertimenti del Cremlino e la situazione sul fronte
Dalla Russia, con una nota ufficiale, hanno fatto sapere a Washington che l’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia potrebbe avere “implicazioni negative per la pace e la stabilità del Nord Europa”. Nella nota hanno anche aggiunto che se gli Stati Uniti e la Nato proseguiranno con l’invio di armi “più sensibili” si potrebbe arrivare a quelle che Mosca definisce “conseguenze imprevedibili”.
Il tutto nel giorno in cui l’incrociatore russo Moskva è stato affondato nelle acque del Mar Nero; un colpo duro per l’esercito di Vladimir Putin. La Moskva era infatti un grande orgoglio e un simbolo per tutta la Russia, e il suo affondamento ha creato un grande problema per i russi.