La Russia ha ammesso la perdita del suo iconico incrociatore “Moskva“. Il Ministero della Difesa russo, ha confermato che la storica nave è affondata nelle fredde acque a largo delle coste Ucraine. Quello che tiene banco in queste ore è la divergenza tra le informazioni fornite da Russia e Ucraina in merito dell’accaduto.
Guerra Ucraina Russia: l’epilogo dell’incrociatore
Da Kiev rivendicano che la nave è affondata per mezzo dei missili Neptune utilizzati dagli ucraini giovedì notte. I missili avrebbero centrato la nave e quest’ultima è conseguentemente affondata. La Russia invece non conferma questa versione e non menziona questa motivazione nei suoi rapporti. Il Cremlino ha aggiunto che la nave è affondata ma il motivo è stato l’esplosione, per cause sconosciute, delle munizioni trasportate e il conseguente incendio che ne è scaturito.
L’incrociatore, seppur in condizioni non ottimali, era in grado di navigare e stava per essere scortato verso Sebastopoli, in Crimea. Questa versione trova conferme anche dagli Stati Uniti, che però non si sono espressi sulla causa dell’esplosione. A peggiorare definitivamente le cose, a prescindere dal reale andamento della situazione, c’è il fallito tentativo di rimorchio della nave, a causa di un mare particolarmente agitato, che ha impedito ogni tentativo di non farla affondare.
I circa 500 uomini dell’equipaggio sarebbero stati messi in salvo dalle navi della flotta russa presenti nel mar nero e dunque non ci sarebbero morti. Kiev, tuttavia, attraverso Gerashenko, consigliere del ministro degli Affari interni ucraino, afferma che nell’accaduto è morto il comandante dell’incrociatore Anton Kuprin.
Cosa era la Moskva?
La Moskva era uno dei simboli di questa guerra celebrata durante il noto attacco all’Isola dei serpenti. La nave è anche un simbolo per i russi tanto da essere presente anche sui francobolli. La nave era entrata in servizio dal 1979, le sue dimensioni erano imponenti con circa 186 metri di lunghezza e un peso di 12490 tonnellate. Al Cremlino era costata circa 750 milioni di dollari ed era un vero e proprio vanto della forza militare russa.