Vigilia di campionato in casa Juventus. La squadra di Allegri, torna in campo contro il Bologna alle 18.30, nel sabato pre Pasqua. I bianconeri vogliono dare una sterzata alla propria stagione e continuare la striscia positiva iniziata a Cagliari nello scorso turno. Sei i punti di distacco dalla vetta per i bianconeri, con un finale di stagione tutto da vivere. In apertura conferenza stampa, Max Allegri ha voluto salutare Sinisa Mihajlovic: “Prima di tutto tengo a salutare Sinisa, augurandogli una pronta guarigione”. Poi il suo pensiero sul match dell’Allianz Stadium: “Il Bologna sta bene, non è una squadra semplice da battere. A noi servono punti per consolidare il quarto posto. L’obiettivo è quello. Per arrivarci ci mancano ancora 10 punti”. Passaggio anche sulla stagione dei suoi: “Momentaneamente potremmo essere soddisfatti, l’obiettivo stagionale era arrivare nelle prime quattro, non ci siamo ancora. Sono soddisfatto di come la squadra è cresciuta, ma dispiaciuto per come siamo usciti dalla Champions, perchè abbiamo perso la Supercoppa. Ci sono annate in cui riesci a non portare trofei a casa, ma stiamo ponendo le basi per costruire il futuro”.
Comincia la conferenza stampa di Mister Allegri alla vigilia di #JuveBologna ?
— JuventusFC (@juventusfc) April 15, 2022
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Il punto su Bonucci, Vlahovic, Dybala e Cuadrado
Nodi di formazione ancora da sciogliere per Max Allegri, in vista del match contro il Bologna e i dubbi sul reparto arretrato: “Leonardo sta bene, ma devo decidere tra lui e Chiellini, perchè devo anche pensare in ottica del ritorno di coppa. Ho a disposizone solo Zakaria e Rabiot: se dovessimo giocare a 2 andrebbe bene, altrimenti vedrò come fare. Vlahovic gioca”. Chiusura di conferenza stampa dedicata da Allegri al momento del calcio italiano: “L’Europeo vinto ci ha fatto credere che tutti i problemi fossero risolti. Dobbiamo vedere la realtà delle cose: basta vedere gli introiti del campionato italiano rispetto all’inglese. I problemi non vengono fuori quando si esce dal mondiale, c’erano anche prima, ma in Italia si tende a mettere la testa sotto e non volerli affrontare: dobbiamo prendere una strada, poi vedere se giusta o sbagliata”.