Pino Daniele torna, meritatamente, al centro del dibattito mediale. I motivi sono tre. Il memorial del 19 marzo che diverrà una trasmissione televisiva, da vedere durante la sera della domenica di Pasqua. Il disco pubblicato postumo dal figlio e i dubbi sulla scomparsa. L’ultimo motivo è il più doloroso e probabilmente quello che rimarrà insoluto. Il secondo è il più curioso, c’è chi per lui pensa al futuro attraverso l’eredità che il cantante napoletano ha lasciato e il primo, il più condiviso. A chi non piace Pino Daniele? Je sto vicino a te, il memorial che ha coinvolto le più importanti band del rock italiano, ha entusiasmato e dimostrato quanto sia importante ancora oggi, per chi fa musica e per chi ama la musica.
Pino Daniele e la pubblicazione a dieci anni dalla scomparsa
Pino Daniele è uno dei più autentici cantori della napoletanità, mai passerà il ricordo, sarebbe impossibile per gli amanti della musica e per i musicisti di domani. L’idea, del figlio Alessandro Daniele, è di pubblicare, a dieci anni dalla scomparsa, nel 2025 un lavoro postumo con all’interno alcuni materiali d’archivio. L’intenzione è di pubblicare un disco con all’interno registrazioni e altro materiale inediti. Alessandro Daniele, in veste di Presidente della Pino Daniele Trust Onlus, utilizza l’eredità artistica e culturale lasciata dal padre per raccontarlo e ricordarlo ancora. Raccontare la musica che non conosciamo e le registrazioni che non sono mai state rese note, ma che bisognerebbe ascoltare.
Pino Daniele, originale nella vocalità, nello stile musicale e nella cultura napoletana trasmessa con le sue canzoni, rimane uno dei più grandi riferimenti del blues italiano nel mondo.