Siamo di fronte ad un inizio di stagione MotoGP non facilissimo per Fabio Quartararo. Il campione del mondo in carica, infatti, in sella alla sua Yamaha sta faticando più del dovuto. Il transalpino sta provando a fare miracoli per terminare davanti in gara, ma – a parte il ‘miracolo’ di Indonesia – la moto non è al livello delle avversarie. E si vede. Quartararo staziona spesso e volentieri tra la sesta e la decima posizione, sempre fuori dalle zone calde della classifica. Ecco perché il 23enne sta pensando intensamente al suo futuro, anche in vista di un contratto in scadenza per il 2023.
Futuro Quartararo, il pilota: “Non so dove sarò nel 2023”
Quindi, quale sarà il futuro di Quartararo? Lui ha provato a rispondere in questa maniera:
“Non è corretto dire che tutto è possibile, ma di sicuro bisogna studiare molto bene la situazione. Non so ancora quando prenderò una decisione assieme al mio manager, ma penso che accadrà prima dell’estate. Qualche anno fa, quando si arrivava su un circuito, si poteva dire se era una ‘pista-Yamaha’ oppure no. Questo perché ai tempi la Yamaha aveva un telaio superiore a quello di tutti gli altri. Oggi non è più così, perché abbiamo perso la supremazia in termini di telaio e, quel che è peggio, siamo inferiori sul piano del motore. Oggi le uniche ‘piste Yamaha’ sono quelle prive di lunghi rettilinei”.
Quartararo e i problemi della Yamaha
Detto questo, il francese ha cercato di delineare lo stato attuale della sua Yamaha, con evidenti limiti tecnici e di velocità:
“Abbiamo un rendimento solido, purtroppo non nelle posizioni in cui vorremmo. Nelle prime quattro gare è stato fatto un buon lavoro, anche se spesso abbiamo chiuso in una posizione di classifica che non ci piace per niente. Dobbiamo concentrarci sulle piste con poco rettilineo, perché la differenza sul motore è enorme. Spero si possa migliorare, perché l’unica possibilità di rivincere il Mondiale è sfruttare al massimo i tracciati favorevoli e limitare i danni su quelli sfavorevoli, come fatto ad Austin domenica scorsa”