Il discorso di Italia Viva che è un discorso di stampo totalmente restauratore. Ormai lo hanno capito tutti: Italia Viva vorrebbe che il Csm tornasse alle urne con le vecchie regole del passato” così il senatore del Movimento 5 Stelle, Ettore Licheri, sulla riforma del Csm durante il TG Plus di Cusano Italia TV condotto da Aurora Vena.

Anche perché – continua Licheri – dire che questa riforma è inutile, se è inutile voltala. A questo punto se non aggiunge e non toglie niente la voti. Ma Italia Viva probabilmente ha preso il testo come un’occasione per togliersi i sassolini nei confronti di questo o quel magistrato. E non è questo l’approccio giusto per arrivare a un passaggio importante come quello che stiamo per percorrere. Adesso l’iter proseguirà, arriverà in aula, ci sarà la possibilità di migliorare questo testo. Ogni testo è perfettibile ma l’importante è lo spirito con il quale si affrontano queste sfide”.

Riforma Csm, Licheri: “Le circoscrizioni dovrebbero essere più piccole”

Noi riteniamo che le circoscrizioni debbano essere un po’ più piccole in maniera tale da evitare le catene e i cartelli. Però è una buona base di partenza anche perché la riforma Cartabia non partiva da zero, partiva dal testo Bonafede. Che veniva alla luce dopo un certosino lavoro di ascolto di tutte le componenti della giustizia. E finalmente poi si è incanalato verso questi due risultati. L’introduzione del nuovo sistema elettorale e soprattutto la fine di quell’odioso fenomeno delle porte girevoli. Dico odioso perché nella sostanza poi faceva male soprattutto all’immagine della magistratura. Il magistrato che entra in politica porta senz’altro un poderoso contributo di saggezza, di esperienza e di competenza ma nel momento in cui decide di gettarsi nell’agone della politica va da sé che perde quella caratteristica di terzietà che un magistrato deve conservare dall’inizio alla fine della sua parabola professionale“. Ha aggiunto Licheri commentando l’approvazione della riforma del Csm.

Fisco, Licheri: “Il Cdx è entrato in campagna elettorale”

Allo stato attuale la legge delega del fisco non prevede nessun tipo di aumento, di nessuna tassa e Mario Draghi lo ha ripetuto in tutte le lingue del mondo” spiega Licheri. “Anche perché sarebbe suicida per un Paese che è a un passo dalla recessione, con un’economia che sta rallentando sempre di più, sarebbe suicida mettere una tassa che avrebbe un effetto, come dicono gli economisti, ‘regressivo’ quindi moltiplicherebbe il rallentamento della crescita e della produttività del nostro Paese. Noi la votiamo. Perché dentro ci sono dei temi che abbiamo introdotto anche noi che, se coltivati, potrebbero portare non solo ad una semplificazione ma addirittura anche ad un alleggerimento del carico fiscale. Pensiamo solo al cash back fiscale, cioè il pagamento diretto delle detrazioni.

Il punto è che il centrodestra è entrato sostanzialmente in campagna elettorale. Quindi dal cassetto ha tirato fuori quello spettro, quello spauracchio un po’ impolverato perché da qualche tempo non lo tirava più fuori, della tassa patrimoniale, la tassa sulla casa e quant’altro. Razionalizzare un catasto che è borbonico nelle sue forme è un imperativo se vogliamo effettivamente portare questo Paese in Europa. Che poi ci siano delle case, degli attici al centro storico di Roma e di Milano che pagano delle tasse che sono inferiori a quelle che pago io a casa mia, questo è un altro discorso ma non ha niente a che vedere con il problema delle tasse“.

Nodo terzo mandato

Infine, Ettore Licheri commenta i retroscena secondo cui a Palazzo Madama sarebbe pronto un documento per chiedere ufficialmente al leader del M5s Giuseppe Conte di non derogare alla regola che impone il limite del doppio mandato per i parlamentari. “È una solenne sciocchezza”, dice il senatore pentastellato.

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