Via Crucis 2022, Papa Francesco questa sera, per il venerdì santo, a partire dalle 21, celebrerà al Colosseo il rito che commemora e fa rivivere la Passione di Gesù. Dopo due anni dall’inizio della pandemia, Bergoglio torna tra i suoi fedeli. Il tema scelto per le 14 stazioni è la famiglia. A Roma severe misure di sicurezza con aree concentriche attorno al Colosseo e controlli per l’accesso. Dalle ore 13 di oggi, venerdì 15 aprile, sarà chiusa al pubblico anche la fermata Colosseo della Metro B, come si legge sul sito di Roma Mobilità. Il sindaco di Roma arriverà all’area pedonale di San Gregorio, all’arco di Tito, alle ore 20,40 e là attenderà l’arrivo del pontefice.

Via Crucis 2022, dove vederla in tv e in streaming

Il rito della Via Crucis sarà presieduto dallo stesso Bergoglio. Avrà inizio alle 21 e sarà trasmesso in diretta su Rai Uno e Tv2000. Potrò essere seguito anche via streaming sulle piattaforme appositamente dedicate, come RaiPlay, il canale Youtube Vatican Media e la pagina Facebook Vatican News. Quest’anno le quattordici meditazioni del Venerdì Santo sono state scritte da altrettante famiglie. Dalla coppia di giovani sposi al nucleo famigliare impegnato in missione all’estero, passando per due nonni a due genitori con loro figlio disabile, fino ad arrivare a una famiglia di migranti. Una famiglia ucraina e una russa hanno stilato la penultima meditazione.

MEDITAZIONI E PREGHIERE (dal sito vatican news)

preparate da

I una coppia di giovani sposi
II una famiglia in missione
III sposi anziani senza figli
IV una famiglia numerosa
V una famiglia con un figlio con disabilità
VI una famiglia che gestisce una casa famiglia
VII una famiglia con un genitore malato
VIII una coppia di nonni
IX una famiglia adottiva
X una vedova con figli
XI una famiglia con un figlio consacrato
XII una famiglia che ha perso una figlia
XIII una famiglia ucraina e una famiglia russa
XIV una famiglia di migranti

Le strade chiuse a Roma per la Via Crucis

Entro le 13 di oggi, sarà delimitata l’area di rispetto, compresa tra piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, largo Agnesi, via Nicola Salvi, via degli Annibaldi, via del Colosseo, via Vittorino da Feltre, largo Peikov, via del Fagutale e le aree archeologiche del Palatino e dei Fori Imperiali.

A quest’area si accederà solo dai varchi di pre-filtraggio a largo Corrado Ricci, via degli Annibaldi/via Frangipane, piazza del Colosseo/via Claudia e via di San Gregorio/via dei Cerchi. All’interno dell’area di rispetto, sarà delimitata anche un’area di massima sicurezza.

Divieti di sosta

Tutto questo avrà effetti sulla viabilità. Dalle prime ore di venerdì, entreranno in vigore i divieti di sosta sulle strade che delimitano l’area di rispetto e poi in via in Miranda, via del Tempio della Pace (Fori Imperiali-Colosseo), via delle Terme di Tito, via del Monte Oppio.

Vie chiuse al traffico

Entro le 13 di venerdì, chiuderanno al traffico via degli Annibaldi, via dei Fori Imperiali, via Celio Vibenna (dal Colosseo a San Gregorio), via di San Gregorio (da Celio Vibenna a Porta Capena) e via Cavour in direzione Fori Imperiali da largo Venosta a largo Corrado Ricci. Sino alle 15, via di San Gregorio e via Celio Vibenna resteranno transitabili da Porta Capena verso il Colosseo.

Cambiamenti per il trasporto pubblico

Inevitabili i cambiamenti per il trasporto pubblico. Dalle 13, previste deviazioni per le linee 3Bus, 51, 75, 81, 85, 87, 117 e 118. Sempre dalle 13 e sino a fine esigenza è prevista la chiusura, sulla metro B, della stazione Colosseo.

Le polemiche sulla scelta di Bergoglio di far portare la croce a una ragazza ucraina e una russa

Nonostante le polemiche e le critiche, stasera Irina ed Albina saranno insieme alla Via Crucis del Venerdì Santo presieduta da Papa Francesco al Colosseo a Roma. Irina è ucraina, Albina è russa, sono due infermiere, lavorano nello stesso ospedale romano e amiche da prima dello scoppio della guerra fra i loro Paesi. Porteranno insieme la croce, alla tredicesima stazione. La decisione del Pontefice è stata bollata come inopportuna, visto i bombardamenti e le battaglie ancora in corso, dall’ambasciata di Kiev in Santa Sede, ma anche dalla Chiesa cattolica locale. Nonostante le pressioni Francesco non è tornato sui suoi passi. Resta fedele alla sua linea, pastorale e non politica, di ferma condanna dell’aggressione militare russa.