Accadde oggi, 15 aprile 2013: attentato alla maratona di Boston. Si trattò di un attacco terroristico verificatosi durante la maratona annuale di Boston. L’attentato causò 3 morti, tra cui un bambino di 8 anni e 264 feriti.

Accadde oggi, 15 aprile 2013: attentato alla maratona di Boston

Alla base dell’attacco, due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, in Boylston Street vicino a Copley Square. Due bombe artigianali, ovvero: due pentole a pressione da sei litri, riempite di esplosivo, chiodi, pezzi di ferro e sferette metalliche. Entrambe erano contenute in borse nere da viaggio e il cui timer era probabilmente un orologio da cucina. Le due bombe esplosero a una distanza di 170 metri l’una dall’altra.

I particolari delle due deflagrazioni

Le riprese televisive sul traguardo mostrarono un intervallo di circa 27 secondi tra le due esplosioni. La prima si verificò al di fuori del negozio “Sport Marathon” al numero civico 671 di Boylston Street; la seconda a circa un isolato più lontano dalla linea del traguardo. Il cronometro della gara stava mostrando il tempo di 4 ore, 9 minuti, e 43 secondi al momento della prima deflagrazione. I vincitori della gara avevano tagliato il traguardo circa due ore prima.

Le indagini

Il 19 aprile 2013 l’FBI individuò due persone sospettate di aver piazzato gli ordigni: due fratelli musulmani di origine cecena. Uno di loro, Tamerlan Tsarnaev rimase ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia. Mentre Dzochar Tsarnaev fu arrestato e processato. L’8 aprile 2015 la giuria popolare dello stato del Massachusetts, dopo oltre 14 ore di camera di consiglio, dichiarò il 21enne colpevole per l’attentato e il 15 maggio dello stesso anno lo condannò alla pena di morte, come già previsto da 17 dei 30 capi d’accusa. Tuttavia, il 31 luglio 2020 i giudici annullarono la sentenza sostenendo che 2 dei 12 giurati che avevano  comminato la pena erano prevenuti nei confronti dell’imputato. Carcere a vita per Dzochar Tsarnaev in una prigione del Colorado.