Premio Inclusione 3.0: il calcio integrato è un modello educativo da imitare
Lo sappiamo che il calcio è lo sport per eccellenza, quello più popolare, praticato e che fa battere il cuore di grandi e piccini. Perché lo spirito di squadra sa abbattere ogni barriera, una palla sa unire e può davvero includere. È da qui che è nata nel 2019 la sinergia tra l’Associazione “Smile Amici di Ilaria” e l’UniCusano, con il sogno comune di diffondere questo modello tecnico, didattico, educativo e innovativo di calcio integrato.
Da quella sinergia, dalla passione per il territorio e il sociale, sempre viva e forte, dalla competenza scientifica, dall’empatia di chi lavora a stretto contatto con ragazzi con disturbo dello spettro, nascono progetti importanti di Ricerca Azione come “SuperAbili in campo”.
L’Associazione Smile Amici di Ilaria di Rocca d’Arce, in provincia di Frosinone, infatti usa il calcio integrato per la promozione dell’inclusione sociale, del benessere fisico e dello sviluppo personale di bambini con disturbo dello spettro autistico; con la collaborazione di HERACLE Unicusano si sviluppano parallelamente progetti di ricerca sull’impatto della pratica motoria sulle capacità cognitive dei soggetti partecipanti.
Il premio, giunto alla sua 5 edizione
“Il Premio Inclusione 3.0 rappresenta uno spaccato di società, di accademia, di attività scientifica che intercetta il Paese nelle sue aspettative, nei suoi percorsi prospettici e futuri”, così il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato ha spiegato il senso della manifestazione organizzata per il quinto anno nell’ambito del progetto di Ateneo “Inclusione 3.0”, coordinato da Catia Giaconi.
Ben 63 sono state le candidature giunte quest’anno, 17 i progetti selezionati dal comitato scientifico per essere celebrati lo scorso 26 marzo sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata, che quella stessa mattina aveva ospitato anche il convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia Speciale patrocinate dell’evento.
Heracle Lab Unicusano, la doppietta dei premi
“Il laboratorio HERACLE è orgoglioso del riconoscimento ricevuto – commenta il Prof. Francesco Peluso Cassese direttore di HERACLE Unicusano – e ringrazia tutti i ragazzi con disturbo dello spettro che partecipano alle attività ed i loro genitori, rendo merito all’Associazione Smile per quello che fa per il territorio ed il sociale e personalmente permettetemi di fare un plauso ai dottorandi e tirocinanti del Laboratorio HERACLE che in prima linea, coordinati dalla Prof.ssa Morsanuto, sono scesi in campo al fianco dei partecipanti portando competenza scientifica e tanta empatia. I nostri ringraziamenti anche alla dott.ssa Di Bona e all’ASL di Frosinone.
Ricordo che seguiamo questo progetto dal 2020 e siamo stati premiati anche dalla Regione Piemonte con il Premio Persona e Comunità nel 2021, il fatto che tutto il territorio nazionale renda merito al progetto ci spinge a continuare a lavorare sperando nel costante sostegno del nostro CdA di Ateneo per generare progetti come questo che siano di Ricerca Azione”.
“Per cambiare in meglio – ha concluso D’Alonzo, Presidente della SIPES – abbiamo bisogno di buoni esempi, di sapere che quel cambiamento si può fare. I premi servono a ricordarci che si può lavorare bene, anche in questo Paese”.
Tutto ciò che è diverso, in fondo, ci rende unici!