Continuano i problemi della Mercedes in questo inizio di stagione di Formula 1. Dopo le evidenti difficoltà della monoposto di Toto Wolff, le Frecce d’Argento sono attese ad un nuovo banco di prova nel GP di Imola. La verità è che Lewis Hamilton sta cercando disperatamente delle soluzioni per rilanciare le sue quotazioni. Se George Russell ha fatto un pochino meglio (è secondo nella classifica piloti, ndr), il sette volte campione del mondo ha dovuto fare i conti anche con un po’ di sfortuna. Rimangono, però, le difficoltà oggettive nel competere con Red Bull e Ferrari, scuderie decisamente più in palla.

Problemi Mercedes, le parole di Hamilton

“Abbiamo bisogno di sviluppi adesso, non tra due o tre gare. Sappiamo dove andare a migliorare. Bisogna mantenere alte le energie per trovare i giusti stimoli. In Australia Russell (terzo a Melbourne) ha fatto un ottimo lavoro. In pista aveva un grande ritmo e il suo impegno sta iniziando a fare i suoi frutti”.

Queste le parole di Lewis Hamitlon che ha anche aggiunto di aspettarsi migliorie da parte della Mercedes con così tante gare in calendario:

“Preferisco rimanere ottimista, dopotutto ci sono ancora 20 gare in programma. Spero ancora che potremo essere coinvolti davvero nella lotta per il titolo iridato. Tuttavia so bene che non sarà facile anche perché il divario è già molto ampio in questo momento”.

Problemi Mercedes, il caso di Melbourne

Tornando al GP di Australia, durante la gara è stato fatto sentire un team radio da parte degli ingegneri di Hamilton che gli chiedevano a più riprese di abbassare la temperatura del motore. Ebbene, James Vowles, responsabile degli ingegneri di pista, ha provato a spiegare le difficoltà riscontrate da Hamilton:

“Lewis ha dovuto cercare di tenere sotto controllo le temperature del motore durante la gara. Spingiamo tutto al limite, come si può immaginare, e uno dei temi è il raffreddamento del motore: lo si o fa chiudendo la carrozzeria o cambiando il design del deflettore sul retro della vettura. Domenica abbiamo corso con una temperatura di 27 gradi, circa uno o due più di quanto ci aspettassimo. E così Lewis ha dovuto gestire, non potendosi avvicinare troppo a chi stava davanti.