Bonus 50 ristrutturazione. Tra i bonus varati dal governo c’è anche quello che prevede la restituzione del 50% della spesa sotto forma di detrazione fiscale al momento della dichiarazione dei redditi.
Bonus 50 ristrutturazione come funziona
Il bonus 50 ristrutturazione fa parte dei vari ecobonus ed è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. Consiste nella detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare, utilizzabile solo dai soggetti Irpef privati e per i seguenti interventi:
- interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili di energia ammessi alle detrazioni fiscali del 50%;
- Manutenzione straordinaria
- Restauro e risanamento conservativo
- Ristrutturazione edilizia
- Manutenzione ordinaria su parti comuni
La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
È prevista, inoltre, una detrazione Irpef, entro l’importo massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati.
In particolare, la detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, l’acquirente o l’assegnatario dell’immobile deve comunque calcolare la detrazione su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione (comprensivo di Iva). Anche questa detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Come richiederlo
Per richiedere il Bonus 50 ristrutturazione bisognerà rivolgersi al CAF o al proprio consulente fiscale richiedendo una delle tre modalità sopra elencate. Se si opta per la detrazione fiscale bisognerà richiedere il bonus in base di dichiarazione dei redditi (730 o Modello Unico); per le altre due modalità invece bisognerà trasmettere un modulo telematico all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello a cui sono state sostenute le spese.
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