Il processo a Johnny Deep è appena iniziato e già iniziano i colpi di scena. La diatriba legale vede l’attore contrapporsi all’ex compagna Amber Heard, con il primo che si dichiara “parte lesa” per diffamazione dovuta a un editoriale sul Washington Post in cui la donna raccontava di aver subito abusi domestici. L’aula del tribunale si appresta a mettere in piazza i dettagli del loro travagliato matrimonio e a mettere il punto su una vicenda che di certo non vedrà vincitori. Nel frattempo emerge un passato davvero brutto e ingombrante. Vediamo di cosa si tratta.
La testimonianza della sorella di Deep
Mentre piovono insulti a Johnny Deep con l’ex partner che lo definisce “vecchio grass» e senza classe, quindi inadatto a una collaborazione con Dior”, al banco dei testimoni compare Christi Dembrowski, chiamata in tribunale dalla difesa per ricordare i gli anni giovanili con Johnny vissuti a Lexington, in Kentucky, insieme alla madre, Betty Sue Palmer, una donna “molto nervosa”. Momenti duri e commoventi allo stesso tempo. In special modo quando la sorella del divo di Hollywood ha così ricordato le differenze caratteriali dei genitori:
“Papà (al secolo John Christopher Depp, ingegnere civile e secondo marito di Betty Sue) era sempre gentile, paziente, amorevole. Nostra madre tutto l’opposto: molto nervosa, ansiosa, arrabbiata. Poteva essere anche molto violenta quando litigavano. Gridava, gli urlava contro, lo colpiva, lo insultava. Lui, invece, non reagiva nel tentativo di mantenere la pace in famiglia: la lasciava gridare, permetteva che si sfogasse e finiva lì. Purtroppo la donna era violenta anche con noi. Urlava, ci picchiava, ci tirava delle cose, ci insultava. Per ognuno di noi aveva dei nomignoli offensivi.”
Le offese della madre
Al processo di Johnny Deep è anche uscito fuori che uno dei soprannomi che la madre usava di più con lui era «One eye», perché quando era piccolo i medici gli fecero mettere una benda su un occhio per rinforzare l’altro, che era stato diagnosticato come pigro. Non solo. Per picchiarli:
“Utilizzava soprattutto dei ramoscelli che strappava da un albero. Johnny era un bambino, piangeva e se ne andava. Ma anche da grande, quando lei gli tirava oggetti o lo menava, prendeva e si chiudeva nella sua stanza. Rintanarsi nelle nostre camerette era la strategia più utilizzata. Quando eravamo bambini e iniziava un litigio, la prima cosa che facevamo era andare a nasconderci da un’altra parte.”
La tossicodipendenza di Johnny Deep
A causa di tutto questo e dell’assenza del padre per motivi di lavoro:
“Johnny Depp iniziò a far uso di droghe già a 11 anni. Una volta descrisse la sua come una «casa di fantasmi» grazie alla quale, tuttavia, era riuscito a diventare una «persona protettiva.”
Quando i coniugi Deep divorziarono, l’attore che ha dato vita al mitico Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi aveva aolo 15 anni e la sorella Christi 18. La madre convolò a nozze altre due volte, l’ultima con un uomo di nome Bob Palmer, scomparso nel 2000, che Depp considerò un’ispirazione. A riprova di quanto sia vera la testimonianza di Christi al processo di Johnny Deep, resta il fatto che ben diverse furono le parole che l’attore pronunciò per il funerale di sua madre, nel 2018:
“È stato l’essere umano più cattivo che io abbia mai incontrato nella mia vita.”
Ecco un video col meglio di Johnny Deep al cinema: