Un triste notizie arriva dalla Colombia e scuote il calcio mondiale nelle prime ore della giornata. L’ex stella del calcio colombiano Freddy Rincon, capitano della squadra nazionale e centrocampista che in passato ha indossato anche le maglie di Napoli e Real Madrid, è morto a Cali, nel sud-ovest della Colombia, dove era ricoverato dopo aver subito un incidente stradale due giorni prima.
L’ex giocatore 55enne era infatti stato ricoverato lunedì scorso nella clinica Imbanaco Grupo Quironsalud in condizioni davvero critiche, dopo una violenta collisione tra un autobus e il furgone su cui viaggiava insieme ad altri tre passeggeri, rimasti feriti. Un incidente risultato purtroppo fatale. “Nonostante tutti gli sforzi fatti dal nostro team medico, il paziente Freddy Eusebio Rincon Valencia è morto oggi”, ha reso noto la clinica Imabanaco di Cali, dove era in cura.
La SSC Napoli si unisce al dolore della famiglia Rincon per la scomparsa del caro Freddy, calciatore azzurro nella stagione 94/95. pic.twitter.com/AQcRYMO3WL
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) April 14, 2022
Ha giocato nel Napoli per una stagione
Dopo la notizia della sua morte, sono state diverse le manifestazioni di cordoglio e effetto nei suoi confronti, tra questa anche quella del Napoli, club dove ha giocato nella stagione 1994-1995 collezionando 7 gol in 28 presenze in campionato, 5 invece le presenze in Coppa Uefa e 5 nella Coppa Italia. Una stagione tra luci e ombre, che però gli è valsa la chiamata nell’estate del 1995 del Real Madrid.
In carriera ha giocato anche, tra le altre, con Palmeiras, Corinthians, Santos e America de Cali (Colombia). “La SSC Napoli si unisce al dolore della famiglia Rincon per la scomparsa del caro Freddy, calciatore azzurro nella stagione 94/95”, si legge nel tweet pubblicato dalla società azzurra.
Soprannominato “El Coloso” (“il colosso”), Rincon è stato una delle stelle della nazionale colombiana durante i Mondiali del 1990 in Italia e ha fatto parte della generazione d’oro colombiana che si è qualificata per tre Mondiali consecutivi (1990, 1994 e 1998). Le sue prestazioni migliori sono state proprio con la nazionale colombiana, di cui era diventato un’icona.