Non c’è pace per il movimento Black Lives Matter negli Stati Uniti. Centinaia di persone hanno iniziato una protesta nel centro della cittadina di Grand Rapids, nello Stato del Michigan, in seguito all’uccisione di un giovane afroamericano per mano di un agente di polizia.

Dopo le prime proteste in seguito al gesto è stata programmata nella giornata di domani una manifestazione nella piazza dedicata ad un simbolo della lotta per i diritti degli afroamericani come Rosa Parks. Il dissenso è nato in seguito alla diffusione di un video in cui viene mostrato come Patrick Lyoya. Il 26enne afroamericano era ormai a terra mentre il poliziotto sopra di lui gli premeva una gamba sulla schiena prima di ucciderlo.

Nel video si può vedere come il 26enne tentasse di togliere il taser dalle mani del poliziotto, che lo avrebbe intimato a fermarsi prima di estrarre la pistola e spara un colpo alla testa. Questa modalità ha portato la famiglia di Lyoya ad attaccare il poliziotto accusandolo di aver messo in atto una vera e propria esecuzione.

Durante la manifestazione del Black Lives Matter non sono stati registrati episodi di violenza, nonostante lo schieramento di poliziotti in tenuta anti sommossa potesse far presagire scontri.

I provvedimenti della polizia dopo l’omicidio dell’afroamericano

La polizia del Michigan ha già preso dei provvedimenti nei confronti del poliziotto, la cui identità rimane ancora segreta. Il capo della polizia Eric Windstrom ha spiegato che attualmente si trova in congedo retribuito e i suoi “poteri di polizia” sono stati sospesi mentre un’indagine interna cerca di ricostruire la vicenda.

Patrick Lyoya  lascia due figlie e cinque fratelli, secondo quanto riportato dal Governatore Gretchen Whitmer.
Il famoso avvocato per i diritti civili, Ben Crump, ha parlato con i giornalisti a nome della famiglia Lyoya, chiedendo giustizia.

“Patrick è arrivato negli Stati Uniti come un rifugiato, con la sua famiglia in fuga dalle violenze. Aveva tutta la vita davanti a sé. Il video mostra chiaramente che c’è stato un uso della forza non necessario. Eccessivo e fatale contro un uomo di colore disarmato che era confuso e terrorizzato per la sua vita”