La Finlandia fa sul serio e, di fatto, ha dichiarato di voler entrare nella Nato quanto prima per difendersi dalle mire espansionistiche della Russia, evitando così quella “neutralità militare” alla base del conflitto ucraino. Il Cremlino ha reagito prontamente alla presa di posizione di Helsinki inviando verso il confine finlandese un plotone di veicoli militari adeguatamente riforniti. Un avvertimento fin troppo esplicito che potrebbe tuttavia avere ripercussioni peggiori, dal momento che anche la Svezia si è dichiarata favorevole all’ingresso nell’Alleanza Atlantica.
Prime Ministers Sanna Marin and Magdalena Andersson in an important meeting in Stockholm discussing topical security policy processess in both countries. #turpo #nato @Ulkoministerio @valtioneuvosto pic.twitter.com/EKaFod3gLV
— Jari Luoto (@jariPLuoto) April 13, 2022
La rabbia di Mosca e la posizione degli Stati Uniti
L’ipotesi dell’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato era stata commentata in maniera alquanto chiara dal portavoce del Cremlino Peskov:
“Se Stoccolma e Helsinki dovessero entrare nella Nato, questo vorrebbe dire creare gravi problemi di instabilità in Europa. La Nato non è esattamente l’Alleanza che assicura pace e stabilità e la sua ulteriore espansione non porterà più sicurezza nel continente europeo“.
In pratica andrebbe a completarsi lo “scontro” tra le due fazioni, dal momento che si completerebbe la cintura da nord a sud. Scenario che la Russia ha sempre scoraggiato, attaccando in prima persona l’Ucraina per evitare l’allargamento atlantico e ribadendo l’importanza di zone neutrali. Se però l’operazione dovesse essere portata a compimento, allora il Cremlino prenderà le relative conseguenze politiche e militari. Inoltre il New York Times è convinto che dietro l’accelerazione di Svezia e Finlandia ci sia la pressione degli USA, nel tentativo di minare la credibilità russa tramite un attacco indiretto a Putin.
L’incontro tra Finlandia e Svezia è stato positivo
A chiarire ulteriormente lo scenario futuro sono i due Capi di Stato, ossia Sanna Marin per la Finlandia e Magdalena Andersson per la Svezia, in una conferenza stampa congiunta a Stoccolma. La premier finnica Marin ha sottolineato come questa decisione sia strettamente legata all’invasione russa in Ucraina e che la richiesta di adesione alla Nato verrà formalizzata entro poche settimane:
“La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con loro e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo. Ci sono ovviamente diversi rischi per i quali dobbiamo essere pronti. Le minacce provenienti dalla Russia come attacchi informatici, ibridi e così via devono ovviamente essere prese in considerazione“.
Anche la padrona di casa Magdalena Andersson conferma l’interesse svedese verso l’Alleanza atlantica:
“Ci sono argomenti da analizzare con molta attenzione, bisogna soppesare tutti i pro e i contro. Allo stesso tempo, non vedo alcun motivo per rinviare la decisione. Avremo le elezioni a settembre e dobbiamo anche essere in grado di concentrarci su questo. Sarà molto importante conoscere la scelta della Finlandia in questa materia, ovviamente ci influenzerà“.