Giorno 48 della guerra tra Russia e Ucraina, aperto come di consuetudine dal videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader ha confermato l’arresto di Viktor Medvedchuk, l’oligarca vicino a Putin che il Cremlino considerava tra i principali candidati alla guida di un “esecutivo farsa” a Kiev.

Ha provato a scappare dal nostro paese. Penso che sia stato particolarmente cinico da parte sua usare il camuffamento militare. Ha cercato di travestirsi come un soldato, un patriota. e dunque dovrà rispettare le leggi di guerra. Offro alla Federazione Russa di scambiare questo suo ragazzo con i nostri ragazzi e le nostre ragazze che ora sono in prigionia russa“.

Zelensky ringrazia pubblicamente il Presidente Biden

All’interno del videomessaggio diffuso da Zelensky c’è anche un breve passaggio sull’intervento di Joe Biden di ieri. Il leader americano aveva parlato di “genocidio” per etichettare i crimini di guerra compiuti dai russi:

Parole vere di un vero leader. Chiamare le cose con il loro nome è fondamentale per resistere al male. Siamo grati per l’assistenza fornita sinora dagli Usa e abbiamo bisogno con urgenza di più armi pesanti per evitare ulteriori atrocità russe“.

Scoppia il caso Ucraina-Steinmeier

Intanto scoppia ufficialmente il primo caso diplomatico in Ucraina. Come riporta la Bild, Zelensky avrebbe rifiutato di incontrare il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier nella giornata di mercoledì 13 aprile. Steinmeier non è dunque il benvenuto a Kiev per via dei suoi stretti legami con la Russia costruiti negli anni. In particolare, il leader di Berlino ha cercato di coinvolgere la Russia in progetti europei tra cui il gasdotto Nord Stream 2 e la creazione di un’architettura di sicurezza europea.

Non è bastato dunque il cambio di rotta di Stenmeier, che ha recentemente rivisto le sue posizioni sul Capo del Cremlino:

Ho commesso degli errori nelle valutazioni su Vladimir Putin, così come nei rapporti politici passati con la Russia. Abbiamo fallito nel pensare di poter costruire una grande casa europea con la Russia“.