Riforma del Csm ancora al centro del dibattito in maggioranza. Sul tema è intervenuto Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia e deputato di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Riforma del Csm

“In questa fase della legislatura hanno ripreso vigore dei principi costituzionali -ha affermato Sisto-. In questa riforma del Csm c’è uno spirito di conservazione da parte di coloro che vengono riformati, questo vale anche per la magistratura. Si sta cercando di regolare il rapporto tra magistratura e politica, le cosiddette porte girevoli: autonomia, indipendenza e imparzialità fanno a pugni con una candidatura in politica. Si è intervenuti sulle porte girevoli affermando che i magistrati che decidono di fare politica non possono più tornare ad esercitare la giurisdizione, c’è quindi un sistema che garantisce il cittadino. L’altro punto importante è la separazione delle funzioni tra pm e giudice penale. Anche questo è un altro punto di garanzia per il cittadino che deve sapere se il magistrato accusa o giudica”.

Sui tempi della giustizia

“Un diritto che arriva troppo tardi è un diritto negato. Noi siamo intervenuti proprio su questo, per quanto riguarda il processo civile e penale, ce lo ha chiesto l’Europa per ottenere i soldi del Pnrr. Mi sembra che il passo in avanti ci sia e l’Europa ci ha già dato il via libera”.