Il mandato di Jens Stoltenberg, segretario generale dell’alleanza atlantica, scade tra un anno ma già da adesso si comincia a parlare dei possibile successori e cominciano a circolare rose di nomi. Compresi quelli di alcuni italiani. Ovviamente la parola finale spetterà agli Stati Uniti di Joe Biden non senza ascoltare il parere degli alleati principali, a cominciare da Germania, Francia e Italia. Proprio per questo, a quanto siamo in grado di rivelare, in ambienti Nato comincia a circolare il nome di Mario Draghi come possibile successore di Stoltenberg. A favore del premier italiano gioca il suo decisionismo dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e l’indiscussa fedeltà Atlantica così come l’essere stato la “mente” delle sanzioni economiche alla nazione di Putin.

Ma ci sono anche altri nomi in pista, per quanto riguarda il belpaese: quello di Paolo Gentiloni, attuale commissario europeo e soprattutto quello di Enrico Letta, particolarmente apprezzato in Francia  e dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Se fosse l’attuale segreterio dem l’anno prossimo ad approdare a Bruxelles, si aprirebbero anche i giochi per i vertici del PD. Sono soprattutto due i nomi che puntano a prendere la guida del partito: l’attuale ministro della difesa Lorenzo Guerini, leader del “correntone” interno Base Riformista e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Un pensierino alla segreteria dem lo sta facendo anche Andrea Orlando, attuale ministro del Lavoro.

Non ci sono, però, soltanto italiani in pista per il futuro vertice della Nato: in pista c’è anche l’ex Premier inglese Theresa May.