Max Verstappen contro la safety car, dopo la gara di Melbourne vinta da Leclerc, si è scagliato contro la Safety Car.

La Safety Car era come una tartaruga. Non ha senso andare a 140 km/h in un tratto in cui non ci sono dei pericoli. Sicuramente la Mercedes è più rapida dell’Aston Martin, le nostre gomme si sono raffreddate tantissimo”.

Il Campione del Mondo in carica, ad onor del vero insieme ad altri piloti, si è scagliato contro la safety car, si era già lamentato in radio contro Bernd Maylander, il pilota della safety che è entrato per due volte in pista rallentando la gara per evitare pericoli.

Anche Charles Leclerc si è espresso sull’operato della safety car, senza però andare contro l’operato della stessa: “Stavo lottando enormemente per mettere un po’ di temperatura le gomme, anche io ho faticato molto. Volevo lamentarmi, ma poi ho visto quando scivolava nelle curve. Sicuramente con le monoposto che abbiamo è molto difficile mantenere gli pneumatici in perfette condizioni”.

Le parole dei commissari di gara sulla Safety Car

Ma il problema è sotto gli occhi di tutti, anche i commissari di gara hanno che nelle prossime riunioni sarà discusso il comportamento da tenere durante il regime di Safety Car, proprio dopo l’episodio che ha visto il pilota della Haas F1 andare vicinissimo al tamponamento di Tsunoda.

“Nessun pilota ha violato il regolamento. Tuttavia, è chiaro che la velocità e la capacità di frenata delle monoposto di F1, soprattutto mentre si cerca di mantenere le gomme nelle finestre di temperatura richieste, siano in conflitto con la separazione di 10 monoposto di lunghezza da mantenere dietro la Safety Car come specificato tradizionalmente dai regolamenti. Questo deve essere un punto di discussione nei futuri briefing tra piloti e commissari per garantire che i piloti siano collettivamente d’accordo su come affrontare al meglio questa sfida, prima che si verifichi uno sfortunato incidente”.