È un Matteo Salvini a tutto tondo quello che si è presentato ai microfoni dei giornalisti uscendo dalla Corte di Cassazione. Tre i temi principali toccati dal leader leghista rispondendo alle domande: caso Cucchi, tasse e maternità surrogata.

Salvini: “Sentenza Cucchi? Prendo atto…”

La prima domanda, e quella su cui viene più incalzato dai giornalisti presenti, riguarda il Caso Cucchi dopo la condanna per omicidio dei carabinieri imputati. Qui Salvini si mostra piuttosto evasivo:

Io sono sempre e comunque contro ogni tipo di droga. Quando c’è di mezzo un morto c’è solo da pregare. La droga uccide i ragazzi di oggi, che dopo il lockdown si strafanno di farmaci e psicofarmaci. Gli agenti sono stati condannati? Vuol dire che hanno sbagliato“.

Il leader leghista insiste sul taglio delle tasse

Poi si passa all’attualità politica, dove la Lega e l’intero centrodestra premono su pace fiscale e taglio delle tasse. Provvedimenti ribaditi anche a distanza al segretario democratico Enrico Letta, dopo il monito di quest’ultimo.

Così non si può andare avanti. La continua minaccia di crisi da parte del centrodestra di governo indebolisce questa esperienza. Lo stesso incontro richiesto da Salvini a Draghi risponde sempre alla logica degli ultimatum. Così non si va lontano“.

Pronta la replica di Salvini: “Invece di fare polemiche inutili, Letta risponda nel merito: ipotizzare aumenti di tasse su casa, risparmi e affitti è utile all’Italia in questo momento oppure no? Parliamone e risolviamo insieme il problema, invece di polemizzare

Depositata in Cassazione la proposta di legge sulla maternità surrogata

Il vero motivo per cui Salvini si trovava alla Cassazione riguarda la presentazione ufficiale della Lega ha di una proposta di legge sulla maternità surrogata.

Abbiamo presentato insieme a tante associazioni che si occupano di famiglia una proposta di legge su cui raccoglieremo le firme in contro l’utero in affitto, la maternità surrogata, la donna usata come oggetto e i bimbi venduti come merce. Si tratta di un business da 6 miliardi di euro all’anno in tutto il mondo che va fermato in ogni maniera possibile e con oggi parte un percorso virtuoso“.