La Cina continua a far parlare di se. Nella segretezza più assoluta, o quasi, all’aeroporto Nikola Tesla di Belgrado sono atterrati sei aerei Y-20 dell’aeronautica cinese. Al loro interno erano presenti dei sofisticati missili terra-aria HQ-22 che la stessa Serbia aveva ordinato nel 2019 e da destinare al proprio esercito. Lo stato balcano è il primo in Europa a ricevere questo tipo di attrezzatura militare, ma c’è più di qualche dubbio a riguardo.
Cina e Serbia: “Semplice cooperazione militare”
Tutto il mondo occidentale ha storto il naso davanti a questa consegna insolita e, che almeno sulla carta, sarebbe dovuta avvenire in modo segreto. La paura è che la Cina stessa, tramite la Serbia, abbia consegnato degli aiuti militari destinati alla Russia. Se Pechino non ha mai preso una posizione sul conflitto russo ucraino, le idee della Serbia sono ben chiare da tempo. Aleksandar Vučić, presidente della Repubblica di Serbia, ha sempre condannato la violazione dell’integrità territoriale ucraina, ma non ha mai aderito alle sanzioni internazionali contro Mosca. Un caso eclatante, pensiero serbo, è quello che è successo la settimana scorsa tra i lituani dello Zaligiris Kaunas e la Stella Rossa.
Il Paese serbo, infatti, ha una forte dipendenza russa dal punto di vista delle risorse, oltre ad un ottimo rapporto con il dragone rosso, instaurato durante la pandemia grazie alla diplomazia dei vaccini. A tutto questo vanno aggiunti gli attriti con l’Unione Europea, motivo che rende la consegna ancora più allarmante. Le ipotesi sono varie, ma le più accreditate sembrerebbero due. La prima è quella di una potenziale invasione contro l’ex provincia del Kosovo, che ha dichiarato la sua indipendenza nel 2008. La seconda, invece, è quella che Belgrado possa fungere da “Paese staffetta”, come già anticipato, permettendo cosi alla Russia di ricevere armamenti cinesi. Non ci sono conferme su nessuna delle due ipotesi, ma le preoccupazioni crescono e stanno mettendo in guardia tutti.