Cominciano ad arrivare le prime reazioni della comunità dei virologi a seguito del via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid in Italia. All’Adnkronos Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta così il semaforo verde al secondo booster:
“Se si vogliono vaccinare contro Covid i fragili con un certo numero di dosi, va bene. Ma se andiamo avanti così di 3 mesi in 3 mesi, di booster in booster, rischiamo di arrivare alla settima dose in breve tempo. Io troverei sensato che, prima di lanciare i nuovi richiami, si valutasse l’andamento epidemiologico delle prossime settimane, che prevede un decremento. Solo poi si deciderà se sparare la cartuccia della quarta dose subito, oppure aspettare settembre-ottobre”.
Clementi (HSR): “Mantenere le mascherine al chiuso”
Visione invece più in linea con il governo sulla questione mascherine nei luoghi chiusi.
“In questo momento non mi sentirei di dire assolutamente no alle mascherine e decretare lo stop al loro utilizzo ovunque. A mio avviso dipende dall’ambito in cui ci troviamo. In contesti più a rischio, come ad esempio i trasporti, andrebbero ancora utilizzate e questo potrebbe fare la differenza anche in una situazione intermedia come quella attuale“.
“A guidare l’uso della protezione devono essere le situazioni di affollamento generale. E in questo caso può esserlo anche una via dello shopping. Oppure in alcuni negozi dove si possono creare assembramenti di tante persone. Qui sarebbe molto utile che le persone avessero un’autoregolazione, che si instaurasse una sorta di ‘bon ton’ della mascherina. Sarebbe utile che le persone la tenessero sempre a portata di mano e la utilizzassero a seconda del bisogno, al di là degli obblighi o meno“.
Le indicazioni dell’Aifa sulla quarta dose anti-Covid
Nella giornata di ieri il Ministero della Salute in collaborazione con l’Aifa ha stabilito tempi e destinatari della quarta dose anti-Covid. Detto ciò, l’obiettivo principale dei medici resta quello di somministrare la terza dose a chi ancora non ha ricevuto il richiamo.
La quarta dose viene raccomandata ai soggetti con risposte immunitarie deboli dovute a patologie o trattamenti farmacologici. Si tratta nel dettaglio degli over-80, degli ospiti delle Rsa e delle categorie a rischio nella fascia d’età 60-79 anni.
Per poter avere la quarta dose, sarà necessario che siano trascorsi almeno 120 giorni dal primo booster, per cui almeno 4 mesi. La tipologia di vaccino che verrà somministrato è quello a mRna: quindi la scelta ricade su Pfizer o Moderna.