Fabrizio Corona è da sempre un personaggio senza peli sulla lingua, ma questa volta potrebbe essersi lasciato sfuggire una parola di troppo. L’epiteto “ebeti” rivolto da Corona ai Ferragnez in un’intervista del novembre 2020 gli è infatti costata una querela per diffamazione dal duo social. La Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione nei confronti di Corona e dell’intervistatore, ma il gip ha respinto la proposta dando ragione all’accusa.
Li ha definiti “ebeti” e li ha accusati di aver programmato a fini editoriali il sesso della loro figlia
https://t.co/BkcAaJ0s8G— Open (@Open_gol) April 11, 2022
Cade l’ipotesi di archiviazione contro Fabrizio Corona
Secondo il pm Francesca Crupi le parole di Corona, attualmente ai domiciliari, erano “talmente generiche e grossolane da non avere un contenuto diffamatorio“. Il gip ha però negato la richiesta di archiviazione del caso. A sfavore del querelato anche il precedente di gennaio, quando venne presentata una nuova querela dopo che l’ex-paparazzo denigrò l’ultimo album di Fedez.
Il gip Chiara Cipolla accoglie quindi la richiesta avanzata dai legali della coppia, Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, che ora chiedono il rinvio a giudizio. Per il magistrato l’offesa “ebeti” è da intendersi come totalmente “gratuita”. Oltre all’insulto pesa sulla condotta di Corona il commento in merito alla gravidanza della secondogenita dei Ferragnez, la piccola Vittoria. Durante la stessa intervista, infatti, l’ex-paparazzo avrebbe insinuato che la coppia avesse programmato “a scopi editoriali” il sesso della bambina.
In conclusione, secondo il parere del gip “ridimensionare atteggiamenti come quelli denunciati definendole delle “iperboli espressive” del personaggio non fa altro che legittimare dei comportamenti che sono offensivi e che potrebbero in questo modo moltiplicarsi e ripetersi“. L’abitudine alla volgarità e alla scurrilità di Corona amplifica perciò il contenuto offensivo delle parole.
Ora il pm ha sei mesi di tempo per formulare l’imputazione in attesa del possibile processo. L’avvocato di Corona, Ivano Chiesa, ha inoltre affermato che “il capo di imputazione si concentrerà unicamente sulla parola ‘ebeti’ pronunciata da Corona, tutto infatti è legato a degli epiteti con valenza molto opinabile“