Le stime per il turismo nel nostro Paese sono decisamente in rialzo: 343 milioni tra italiani e stranieri, con una crescita del 43% e 35% rispetto allo scorso anno.
Questi i dati di Demoskopika pubblicati dall’ANSA in vista della Borsa Internazionale del Turismo.
Così il Ministro del Turismo Garavaglia: “Questo è l’anno della ripartenza, questa fiera in presenza dimostra che si può guardare al futuro con serenità, assieme alle Regioni e agli Enti locali si fa squadra. La cosa più importante ora è mandare un messaggio di serenità, gli operatori sono pronti ad accogliere i turisti nel nostro Paese e a mandare gli italiani all’estero.. Abbiamo solo voglia di ripartire, tutti quanti. Serve coraggio e grinta. Altro che resilienza che è un termine un po’ così, serve l’entusiasmo che si respira qua”.
I dati sono ancora lontani rispetto al periodo pre-pandemia, 2019, -21,4% i pernottamenti e -29,6% gli arrivi. La spesa turistica è stimata in 26 miliardi, +11,8% rispetto al 2021.
Gli italiani che programmano di andare in vacanza nei prossimi mesi sono oltre il 50%, 30 milioni circa, di cui 9 milioni (principalmente tra i 18 e i 35 anni) che hanno già prenotato.
Di tendenza la vacanza “in casa”, con 9 su 10 che trascorreranno le ferie nella penisola, mentre il 10% andrà all’estero, di cui il 7% in Europa e il 3% fuori dal Vecchio Continente.
Turismo in Italia: chi non andrà in vacanza
A destare indecisione nei nostri connazionali sono la pandemia e la guerra: il 31% degli italiani non andrà in vacanza per i prossimi mesi, il 10% per paura del conflitto che si sta svolgendo in Ucraina, l’8% per il COVID-19 e le sue varianti.
Anche l’aspetto economico è un fattore rilevante per il 13% degli italiani, che rimarrà a casa vista la difficoltà monetaria familiare.
Sempre a proposito del conflitto si stima una diminuzione di 300 mila turisti russi e ucraini, con 180 milioni euro di spesa in meno nel nostro Paese.