Sport e Salute, Cozzoli, presidente e amministratore delegato della società in house del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è intervenuto ai microfoni della trasmissione Cosa succede in città, condotta da Emanuela Valente, su Radio Cusano Campus. Vito Cozzoli ha presentato alcuni progetti su cui sta puntando per permettere che la pratica sportiva sia un diritto di tutti, senza barriere economiche, e ha spiegato la convenzione stipulata tra Sport e Salute e l’Università Niccolò Cusano.

Cozzoli racconta il progetto Sport di tutti “Inclusione” e “Quartieri”

“I bambini, i giovani, gli anziani, i disabili hanno diritto a fare sport. Il progetto di Sport e salute nasce due anni e mezzo fa con questa finalità, anche prendendo atto del fatto che siamo il quinto Paese più sedentario di Europa. Anche i due anni di pandemia hanno fatto emergere ulteriore voglia di sport. In queste settimane ho scelto di andare tanto in giro, per vedere quello che stiamo facendo. Abbiamo disseminato l’Italia di centinaia di progetti. Questo modello sta funzionando. Anche nelle scuole. Siamo un Paese del G7 che non regala un’ora di educazione motoria ai nostri figli nella scuola primaria. Lo sport è la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola. Dobbiamo premiare anche le società sportive in modo che possano ripartire”.

“Sport nei parchi” in collaborazione con l’Anci

 “Quest’idea è nata durante la pandemia, quando ci siamo resi conto che ci mancava lo sport e abbiamo provato a fare di tutto per poterlo fare. Abbiamo previsto risorse per 40 installazione in giro per l’Italia, hanno partecipato 1600 comuni. Lo sport unisce. Anche da una piccola idea si possono fare grandi cose. E’ un’idea che potrà crescere e che non è assolutamente un’idea in contrasto con le palestre, le piscine e i centri sportivi, che sono nostri asset, questa dei parchi è un’opportunità in più”.

La partnership con l’Unicusano e WeSportUp l’acceleratore per startup dello sport e del benessere/salute

 “Abbiamo un mercato enorme che possiamo intercettare. Questa è un’idea che nasce perché in tanti anni mi sono occupato di start-up per cercare di aiutare i giovani. Le start-up giocano il primo tempo della partita, poi vanno negli spogliatoi e non hanno i soldi. Abbiamo fatto un bando pubblico, dopodiché abbiamo costruito un percorso aperto a tutti i giovani. L’accordo che abbiamo fatto con Unicusano va verso questo obiettivo, creare anche una sinergia tra mondo industriale e mondo universitario”.

Cos’è WeSportUp

L’iniziativa è promossa da Sport e Salute e dal Fondo Acceleratori di Cdp Venture Capital e punta a colmare il gap nazionale di investimenti in innovazione nel settore. WeSportUp si svolgerà nel campus tecnologico del Parco del Foro Italico, a Roma. Il percorso coinvolgerà in tre anni, attraverso una call pubblica, circa 30 startup sportstech e wellnesstech, sia nazionali sia internazionali, interessate allo sviluppo in Italia, e contribuirà a fornire ulteriore supporto finanziario alle realtà più meritevoli insieme a investitori terzi già interessati al progetto. L’edizione 2022 durerà 10 mesi e partirà con una fase di scouting (della durata di quattro mesi) con l’obiettivo di cercare le realtà più interessanti e culminerà in un selection day in cui verranno selezionate le 10 startup che parteciperanno alla fase di accelerazione di 13 settimane. Wesportup ha una dotazione iniziale di 2,85 milioni stanziati da Cdp Venture Capital per gli investimenti preseed e seed e i successivi follow on post accelerazione per le realtà più meritevoli.