L’attacco contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell’Ucraina occidentale, ha causato almeno 50 morti tra le persone che stavano cercando di evacuare la città. Le foto drammatiche hanno fatto il giro del mondo e scatenato lo sdegno internazionale. Soprattutto la scritta in cirillico “Per i bambini” sul missile che ha provocato la strage. La Russia respinge le accuse e sostiene di non avere a disposizione quel tipo di armamenti nel suo arsenale.

Attacco a Kramatorsk: i missili “Tochka U”

Iryna Guley, la corrispondente dall’Ucraina per Cusano Italia Tv spiega: “Si chiama Tochka-U, Punto U, questo tipo di missili e la Russia, subito dopo l’attacco a Kramatorsk ha dichiarato di non avere questo tipo di razzi. Però, guardando bene, l’anno scorso durante la marcia del 9 maggio, che ogni anno fanno i militari russi, hanno mostrato questo Tochka-U. I video fanno vedere che questi missili vengono utilizzati dai russi. Abbiamo anche le prove che questo missile sia stato lanciato dal territorio in questo momento sotto il controllo dell’esercito russo. E nei video si vede la prova che i russi, come al loro solito, dicono delle bugie”.

Bombardamento dell’aeroporto di Dnipro

L’aeroporto è distrutto. Adesso non possiamo più utilizzarlo. Dopo questo attacco non potremo utilizzarlo più. Nello scalo erano presenti dei pompieri che stavano lavorando, sono state ferite 6 persone. I russi hanno attaccato anche la città di Dnirpo per due volte. Il sindaco ha confermato come quella di oggi sia stata una giornata molto intensa: sarebbero stati due i bombardamenti sulla città” continua Iryna Guley.

La visita di Boris Johnson in Ucraina

È stata una visita a sorpresa. Johnson è arrivato ieri però nessuno aveva contezza che sarebbe giunto a Kiev. Poi, dopo la visitia, dopo la conferma degli importanti aiuti che il premier inglese ha garantito, Zelensky insieme a lui ha fatto due passi per la città di Kiev. Quando vedevo le immagini, loro si trovano nel quartiere ufficiale, e si vede anche un ragazzo che incontra i due mentre camminano: era molto emozionato e ringraziava Johnson per il sostegno, le armi che arriveranno dalla Gran Bretagna. L’incontro più importante della sua vita, ha ammesso il cittadino. I due poi hanno proseguito per la via principale di Kiev, Khreshchatyk. Sono andati anche a Majdan, posto sacro per noi ucraini, dove è partita la rivoluzione del 2014″ ha concluso la corrispondente di Cusano Italia Tv.