Ora è tutto vero: Joel Embiid ha ufficialmente conquistato il titolo di miglior marcatore NBA dopo che i Milwaukee Bucks hanno deciso di far riposare Giannis Antetokounmpo nella partita andata in scena ieri sera contro i Cleveland Cavaliers. Si tratta di un riconoscimento arrivato al termine di un lavoro stagionale di alto livello. È interessante anche il fatto che il miglior marcatore NBA della regular season sia un centro, in un gioco ormai costruito per giocatori che vivono specialmente dall’arco.

NBA, le statistiche di Joel Embiid in questa stagione

Embiid, oltre ad essere il primo centro a vincere il titolo marcatori dall’egemonia di Shaquille O’Neal nella stagione 1999-2000, è anche il primo nello stesso ruolo a raggiungere una media di oltre 30 punti a partita dai tempi di Moses Malone nel 1981-82. Joel ha chiuso con una media di 30.6 punti ad allacciata di scarpa, davanti ai 29.9 di Giannis Antetokounmpo. LeBron James, ad onor del vero, si è fermato a quota 30.3 punti di media, ma il nativo di Akron non è sceso un numero sufficiente di partite per essere considerato in questa particolare classifica.

Embiid miglior marcatore NBA: ora il titolo MVP?

A questo punto, è lecito aspettarsi una sua forte candidatura per il titolo di MVP che verosimilmente sarà affare suo e di Nikola Jokic. Il lungo dei Denver Nuggets potrebbe essere leggermente favorito, ma anche Embiid ha fatto registrare numeri di tutto rispetto, con una media di 11.7 rimbalzi, 4.2 assist e 1.5 stoppate a partita, tirando il 49.9 percento dal campo, il 37.1 percento da tre e l’81.4 percento dalla linea di tiro libero.

C’è anche da considerare una possibile candidatura di Antetokounmpo, il quale ha chiuso la regular season con 29.9 punti, 11.6 rimbalzi, 5.8 assist a partita, tirando con il 55.3% dal campo, 29.3% dall’arco e il 72.2% dalla linea della carità. Verdetto che verrà svelato nelle prossime settimane, per un’attesa frenetica.