In Francia è il giorno delle elezioni presidenziali. Emmanuel Macron, candidato uscente, e Marine Le Pen sono gli sfidanti per la corsa all’Eliseo. Il risultato del primo turno manda il rappresentante dei moderati e quello di estrema destra al ballottaggio, che si terrà il prossimo 24 aprile. Al primo exit-poll Macron ha ottenuto il 28,6%, Le Pen si accoda al 24,4%, non molto distante ma tagliato dalla corsa Melenchon (20,2%). Aumenta l’astensionismo tra i votanti transalpini.

Elezioni presidenziali Francia, duello Macron-Le Pen

Il grande duello nelle elezioni presidenziali in Francia tra Macron-Le Pen si ripeterà anche cinque anni dopo. I due candidati andranno al ballottaggio il prossimo 24 aprile, con l’esponente del Rassemblement che deve rimontare circa 4 punti percentuali. Sale l’astensionismo, ora al 26% (nel 2017 si assestò al 22%), sui 49 milioni di votanti, di cui 1,5 residenti all’estero.

Si attendeva con trepidazione il verdetto, poi solo parziale, dopo che i sondaggi pre-elettorali davano Le Pen in decisa rimonta su Macron. C’era grande curiosità anche perché le campagne dei due leader sono state fortemente condizionate dallo scoppio e dall’evoluzione del conflitto in Ucraina. Impossibile impostare una linea mediatica in un clima così surreale.

Date le quote del candidato radicale Melenchon, appare quasi evidente che l’indicazione di voto potrebbe spostare gli equilibri in un senso o nell’altro.  In tal senso non è complicato leggere tra le righe:

Non vi abbandonate alla collera, non commettete errori irreparabili. Sappiamo per chi non voteremo mai“.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Valerie Pecresse (4,8%, repubblicani), Fabien Roussel (2,7%, comunisti) e Anne Hidalgo (2,2%, socialisti e attuale sindaco di Parigi). Confluiranno invece verso Marine Le Pen i voti di Eric Zemmour (7%).