Guerra in Ucraina, a Mariupol “la portata dei crimini delle forze russe è dieci volte peggio del genocidio di Bucha“. Lo scrive il comune della città ucraina su Telegram, con la foto di un sottopassaggio, nel distretto periferico di Sadkiv, dove si vedono dei corpi allineati per terra.
Guerra Ucraina, il martirio di Mariupol
“Qui gli occupanti hanno allestito un punto di raccolta per i corpi dei residenti uccisi. Centinaia di cadaveri vengono portati in questi punti ogni giorno” per poi “distruggerli nei crematori mobili o seppellirli in fosse comuni. I razzisti stanno facendo di tutto per nascondere la tragedia di Mariupol” continua il post di su Telegram.
Nei giorni scorsi l’account della città martoriata dalla guerra ha pubblicato un video che denuncia la “deportazione in Russia del personale e dei pazienti dell’ospedale della città“. Donne, bambini e anziani camminano infatti in fila, con lo sguardo terrorizzato e poi salgono sui mezzi blindati russi.
In un filmato diffuso dal Ministero russo della Difesa si vedono invece le truppe del Cremlino aiutare alcuni civili ad vacuare Mariupol. Un’ottantina di residenti tra cui quattordici bambini.
Ucraina, nuovo massacro a Makariv
Ma oltre a Mariupol ci sarebbe un’altra città ucraina che si è scoperta teatro di atrocità. A Makariv, città liberata da pochi giorni nella regione di Kiev, i soccorritori hanno trovato corpi di persone torturate e uccise. Il ministero della Difesa ucraino ha definito il ritrovamento “un nuovo, mostruoso crimine di guerra“. La città, sottolinea il dicastero, è distrutta per metà.
“A Makariv, dove il bilancio è salito a 133 morti, ci sono state diverse torture, con cadaveri rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata. Abbiamo trovato i corpi“, riferisce il sindaco della città Vadano Tokar, a un inviato dell’ANSA.
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