Come se non sapessero della pericolosità del luogo. È questo quanto successo nell’area di Chernobyl con i soldati russi che sono stati visti maneggiare materiale radioattivo nei pressi della famosa centrale nucleare. Secondo quanto riporta il New York Times – che per l’occasione ha intervistato un ingegnere ucraino del luogo – l’esercito del Cremlino nelle ultime settimane si è impegnato a scavare trincee in zone particolarmente pericolose e trattato senza guanti un oggetto che conteneva cobalto-60.
Soldati russi a Chernobyl, il pericolo delle radiazioni
Valeriy Simyonov, ingegnere capo per la sicurezza della centrale di Chernobyl, ha commentato in questa maniera quanto visto con i suoi occhi: “Sono arrivati e hanno fatto quello che volevano. Abbiamo cercato di avvisarli che era pericoloso, ma ci hanno ignorato. Soldati nella foresta rossa? Hanno portato il materiale attraverso le scarpe e i vestiti. Nelle altre aree le radiazioni sono sotto controllo, ma qui aumentano perché ci vivevano.”
Secondo quanto detto da German Galushchenko, ministro dell’Energia ucraino, ai soldati coinvolti non resta più di un anno di vita. Nel frattempo, non sono arrivate segnalazioni da parte dell’esercito russo di contaminazione da radiazioni, quindi non ci è dato sapere il fatto reale, ma lo scenario dipinto dal NYT sembra essere veritiero.
La pericolosità della Foresta Rossa di Chernobyl
L’altro problema è che i soldati russi hanno deciso di costruire un proprio accampamento provvisorio nella nota “Foresta Rossa”, intorno alla centrale, dove il livello di radiazioni rimane sensibilmente elevato. La CNN negli scorsi giorni è andata a rilevare la pericolosità effettiva, dichiarando la presenza di radiazioni paragonabili alla quantità annuale che un essere umano può sopportare.
Per delineare la situazione, la “foresta rossa” è chiamata in questa maniera poiché le cime degli alberi presenti sono diventate dello stesso colore a causa delle radiazioni in seguito all’incidente catastrofico del 1986. Stiamo parlando di una zona dichiarata non sicura per i prossimi 24mila anni.
Soldati russi a Chernobyl: Energoatom conferma i casi
Ad oggi, Energoatom (agenzia nucleare ucraina) ha effettivamente segnalato la presenza di sintomi riconducibili ad una forte esposizione alle radiazioni da parte dei soldati russi. Solo una settimana fa, era rimbalzata la notizia di diversi militari rimasti seriamente contaminati.