Torna a parlare della guerra in Ucraina Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza presso la sala Clementina del Vaticano i soci del Reale Circolo Canottieri di Roma. L’occasione è la celebrazione del 150° anno dalla fondazione del Club. Il Pontefice, nella sua omelia, ha sottolineato come lo sport sia “uno strumento di crescita integrale alla persona“.

Bergoglio sulla guerra: “Non possiamo non ricordare”

Lungo e profondo il discorso di Jorge Bergoglio sulla guerra, parole dette con il cuore dal Pontefice e senza alcun testo scritto.

Noi non possiamo in questi giorni parlare di altre cose senza ricordare: ricordare la crudeltà alla quale si può arrivare. Lo spirito sportivo, il suo carattere amatoriale, è un presupposto per non cadere in questa tragedia e ricordare quelle persone che sono vittime di questa tragedia“.

Attraverso lo sport, siete chiamati a promuovere i valori del sano agonismo, dell’amicizia e della solidarietà. Si tratta di diffondere una cultura sportiva che concepisca la pratica dello sport come ideale coraggioso, come strumento di crescita integrale della persona“.

Poi plaude al lavoro svolto in questi anni difficili dal Reale Circolo Tevere di Roma:

Nel corso degli anni vi siete sforzati di proporre il vostro Circolo come palestra di formazione umana. Vi incoraggio a perseverare perché bambini, giovani e adulti possano coltivare, attraverso le varie discipline sportive, i veri valori essenziali: l’amore per la verità e la giustizia, il rispetto del creato, il gusto della bellezza e della bontà, la ricerca della libertà e della pace“.

Siete rappresentanti di una realtà sportiva, i cui soci gareggiano in più discipline, e questo evoca il movimento, il mettersi in cammino. È importante per ogni fascia di età, specialmente per i giovani, non fermarsi di fronte agli ostacoli della vita, ma superare le difficoltà con la tenacia, la fiducia in Dio e in se stessi e nell’aiuto degli altri”.

Papa Francesco: “Lo sport non si pieghi al profitto”

Non manca però una stoccata al mondo dello sport, il cui lato commerciale e di profitto è ormai radicato:

A volte il mondo dello sport sembra subire i condizionamenti delle logiche del profitto e dell’agonismo esasperato, che può degenerare anche in episodi di violenza. È compito anche delle realtà come la vostra testimoniare la forza morale dell’attività sportiva che, se vissuta rettamente, aiuta a stabilire buone amicizie, a favorire la costruzione di un mondo più sereno e fraterno, nel quale ci si sostiene e ci si aiuta a vicenda“.