L’ambasciatore di Pechino Zhang Hanhui lancia un messaggio di avvertimento all’Ue tramite il collega italiano Giorgio Starace limitatamente alla pericolosità di Mosca. I due si sarebbero incontrati nel lussuoso palazzo di rappresentanza della Cina della Repubblica popolare a Mosca lo scorso 1 aprile. Il Corriere della Sera ricostruisce a una settimana di distanza il dialogo tra i due diplomatici.
“State attenti. Se volete una Russia pericolosa, sappiate che può esserlo molto“, è l’estrema sintesi del discorso di Zhang a Starace nel report successivamente inviato alla Farnesina.
La Cina (da Mosca) avverte la Ue: «La Russia sa essere pericolosa» https://t.co/ko3Xsu7IB9
— Corriere della Sera (@Corriere) April 9, 2022
Zhang spiega qual è lo scenario ipotizzato dalla Cina
La visione cinese è piuttosto chiara: il conflitto è stato provocato dagli Stati Uniti per indebolire Vladimir Putin e distruggere le relazioni tra l’Ue e la Russia. Mosca si è quindi sentita costretta ad agire in risposta al costante allargamento della Nato ad Est, ma anche al massiccio sostegno occidentale nel riarmo di Kiev.
“La Nato stava lavorando alla costruzione di missili con gittata di duemila chilometri e ospitava sul proprio territorio 26 laboratori chimici americani. Sarebbero state così negate le legittime esigenze di sicurezza avanzate dalla Russia“.
Non c’è alcun dubbio, tuttavia, che la parte più interessante del rapporto riguardi le future mosse di Pechino nei confronti della Russia. La Cina non cerca necessariamente una spiegazione alle azioni di Putin, ma sta alla finestra e segue con attenzione gli sviluppi. Risulta altresì complicato pensare a un ruolo di mediazione da parte del Dragone:
“Dando armi all’Ucraina voi gettate benzina sul fuoco e poi chiedete aiuto a noi per spegnere questo fuoco. Non è giusto e non è neanche nei nostri interessi. L’Ucraina è molto lontana da noi. Le parti devono raggiungere un accordo in autonomia.
Pechino non sanzionerà mai Mosca, Ue verso la recessione
La prospettiva della Repubblica Popolare viene poi successivamente scritta nero su bianco. La spaccatura delle relazioni tra Europa e Russia porterà quest’ultima ad avvicinarsi sempre più dalla Cina, che, dal canto suo, non imporrà mai sanzioni a Mosca. Al contrario, le sanzioni dell’Occidente renderanno sempre più stretto il rapporto tra Russia e Cina. E l’Europa andrà dritta verso la recessione. Infine un passaggio sulla questione Taiwan:
“La Cina è una grande potenza economica e anche militare, non più disposta a tollerare né l’egemonia mondiale americana né le continue ingerenze occidentali nei nostri affari interni. Pretendiamo rispetto. Abbiamo la seconda economia mondiale e un esercito sempre più forte. In soli quattro anni siamo in grado di costruire una flotta grande quanto quella britannica, non continueremo ad accettare soprusi dall’esterno“.